Diabete: rischio genetico non spinge a cambiare stile vita

Un counseling genetico che metta in allarme le persone predisposte a sviluppare il diabete di tipo 2 in realta’ non ha alcune effetto sulle abitudini o sulle motivazioni a cambiare stile di vita. Lo afferma uno studio sulla rivista Diabetes Care.
Lo studio del centro ricerche Kiaser Permanente di Oakland, in California, ha esaminato 108 pazienti sovrappeso di era’ media 57,9 anni che avevano una predisposizione genetica al diabete di tipo 2 sulla base dello studio di 36 polimorfismi del Dna. Ai 42 con il rischio maggiore e ai 32 con quello minore e’ stato fornito un counselling genetico specifico prima di iniziare in programma di prevenzione del diabete, mentre gli altri sono stati scartati. Un terzo dei partecipanti al programma ha perso piu’ del 5% del peso, ma confrontando i valori nei gruppi a diverso rischio si sono viste differenze minime: “In definitiva – scrivono gli autori – anche un calcolo del rischio genetico non migliora ne’ peggiora le motivazioni nella prevenzione del diabete”.

AGI