Dal micro alle penne

D:

Gentile Dott. Davalli, ho dovuto sospendere la terapia col microinfusore dopo 4 anni di utilizzo per problemi di assorbimento.

Sono passatata da pochi giorni a levemir. Le 6 u. che mi inietto alle 21.00 sembrano coprire bene la notte. Sto impazzendo invece per la quantità delle 9.00 del mattino: 4-5 unità mi provocano iperglicemia tutta la giornata, difficilmente correggibile con insulina ultrarapida.. 6 unità mi impediscono quasi di muovermi: sono sui 70/80 fino alle 17.00 (ora in cui con qualsiasi tipo di insulina la glicemia si alza) e mi risulta quasi impossibile fare sport dopo colazione e pranzo (cosa che faccio da sempre), anche riducendo al minimo le unità dei pasti (0,5 unità). 
Anche col microinfusore facevo pochissima insulina, perchè mangio porzioni ridottissime di carboidrati e svolgo molta attività fisica dopo i pasti, quindi devo trovare un equilibrio lavorando su sfumature impercettibili di insulina, cosa molto difficile. 
Vorrei capire se c’è una quantità di unità sotto la quale levemir non ha più efficacia e, ancora, se è certificata una differenza tra le unità necessarie ai pasti o per le correzioni avendo come basale levemir piuttosto che lantus o levemir piuttosto che il microinfusore (a me sembra, ad esempio, che, avendo come basale levemir le correzioni per una glicemia alta siano meno efficaci e quindi sia necessaria più insulina rispetto a ciò che accadeva con il micro…).
La ringrazio per l’attenzione,

Saluti e Buon anno,

L.

 

R:

Gent.le Signora,

per prima cosa non è corretto fare sport troppo presto dopo una colazione o un pranzo.  Probabilmente fa questo allo scopo di iniettarsi meno insulina rapida ai pasti ma ciò la espone a ipoglicemie.

L’ora giusta per fare lo sport (per tutti ed anche per i diabetici è il tardo pomeriggio, es. dalle 17.00 alle 19.00).

Questo è inoltre il periodo in cui le sue glicemie se ho ben capito tendono ad alzarsi.

Le consiglierei quindi di fare 6 unità di levemir al mattino ma di evitare lo sport della mattina  e primo pomeriggio posticipandolo a più tardi.

Cordiali saluti,

 

 

Dott. Alberto M. Davalli 
Diabetologo – Endocrinologo 
Istituto Scientifico H San Raffaele 
Milano

 

 

D:

…grazie per la risposta. In effetti ho iniziato a fare sport dopo i pasti moltissimo tempo fa per aiutare il lavoro dell’insulina quando questa per anni non sembrava bastare a gestire la glicemia dei pasti.

Sono arrivata a consolidare questa abitudine a furia di “prove ed errori”, di aggiustamenti graduali delle quantità di insulina e di verifiche costanti, e dopo 24 anni non è facile cambiare certi schemi ormai rassicuranti.

In genere con il micro, che rende possibili aggiustamenti anche molto sfumati, riesco a non andare quasi mai in ipo dopo l’attività fisica post prandiale.

…vorrrei chiederle solo quest’altra cosa: è già stato testato che un’insulina possa avere effetto pressochè nullo sotto una certa quantità? (nel mio caso sotto le 6 u.)

Cordiali saluti,

L.

 

R:

Gent.le Sig.ra L.,

una persona può produrre anticorpi contro un tipo di insulina e non contro un altro tipo.  Se esiste una certa quota di anticorpi, questi possono neutralizzare fino ad una certa quota di insulina iniettata.

Può provare a cambiate il tipo di insulina rapida (come saprà adesso ne esistono 3 tipi equivalenti: lispro, aspart, glulolisina).

In quanto al resto.. crescendo si cambia ed il metabolismo non sfugge a questa regola.   A volte certe abitudini vanno cambiate.

Saluti e Buon Anno.

 

 

Dott. Alberto M. Davalli 
Diabetologo – Endocrinologo 
Istituto Scientifico H San Raffaele 
Milano