Controllo della glicemia con linagliptin

Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company hanno annunciato oggi i risultati di uno studio di Fase III della durata di 102 settimane su linagliptin, che mostrano riduzioni significative e durature della glicemia in soggetti adulti con diabete di tipo 2 (T2D).

Nello studio della durata di due anni, i cui risultati sono stati presentati oggi al 47° Congresso Annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD), l’inibitore della DPP-4 linagliptin ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole e una riduzione dello 0,8% dell’emoglobina glicata A1C (HbA1c) nel lungo termine1 nei pazienti trattati con linagliptin per l’intera durata dello studio.

“Questi risultati dimostrano che l’ efficacia clinica di linagliptin è affidabile, significativa e duratura. Aspetto, questo, particolarmente importante per le patologie croniche quale il diabete di tipo 2” ha commentato David Owens, Professore della Divisione di Medicina dell’Istituto di Medicina dell’Università di Cardiff, Galles, Regno Unito. I risultati ottenuti in questi pazienti dimostrano l’efficacia e la tollerabilità di linagliptin in somministrazione orale sia in mono, sia in duplice (associato a metformina o in associazione iniziale con pioglitazone) che in triplice terapia (associato a metformina e sulfanilurea) per un periodo di 102 settimane. Le riduzioni dello 0,8% di HbA1c dopo 24 settimane di trattamento in cieco si sono mantenute nelle ulteriori 78 settimane. Complessivamente, la percentuale di eventi ipoglicemici è stata bassa e non si sono verificate alterazioni del peso corporeo. (2)
Un ulteriore studio di 12 settimane ha mostrato l’efficacia e la tollerabilità di linagliptin anche come terapia aggiuntiva a metformina. In questo studio, pazienti con diabete di tipo 2 con glicemia non controllata con metformina due volte/die (≥1500mg/die) sono stati randomizzati a linagliptin 2,5mg due volte/die (per consentire l’integrazione con metformina somministrata due volte/die), o linagliptin nel dosaggio approvato di 5mg in monosomministrazione giornaliera. I risultati hanno mostrato riduzioni dei valori di HbA1c rettificate per placebo comparabili e pari rispettivamente allo 0,74% e allo 0,8% (da una media di HbA1c al basale di 8,0%, p<0,0001). (2) 
“Linagliptin è un nuovo farmaco che viene escreto principalmente per via biliare e intestinale (non metabolizzato), pertanto riduce con un unico dosaggio i valori di HbA1c in modo affidabile in tutti i pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2, anche quelli con funzionalità renale o epatica compromessa” – ha dichiarato il Prof. Anthony Barnett, Medico del Servizio Sanitario Inglese e Professore Emerito di Medicina dell’Università di Birmingham, Regno Unito. “Il dosaggio unico per tutti i pazienti semplificherà e agevolerà notevolmente gli specialisti nella prescrizione terapeutica”. I dati presentati all’EASD dimostrano che linagliptin ha efficacia significativa e un buon profilo di sicurezza e tollerabilità in tutti i pazienti con diabete di tipo 2, da quelli in fase iniziale a quelli con grave compromissione renale. (3)

Efficacia e sicurezza di linagliptin al dosaggio di 5 mg/die in pazienti adulti con diabete di tipo 2 con glicemia non controllata con metformina (2)

Lo scopo di questo studio di 12 settimane è stato quello di valutare la sicurezza e l’efficacia di linagliptin 5mg una volta/die e 2,5mg due volte/die, quando somministrato in aggiunta a metformina due volte/die (≥1500mg/giorno). (N=491) o Linagliptin 2,5 mg bid (due volte/die) e 5 mg qd (una volta/die) ha ridotto in maniera significativa i valori di HbA1c (variazioni rettificate per placebo pari a -0,74% e – 0,80%, entrambi p < 0,0001). o L’efficacia è stata comparabile per i due dosaggi di linagliptin, con una differenza di HbA1c (0,06%) all’interno del margine predefinito di non-inferiorità. o Le percentuali di eventi avversi sono state simili per linagliptin 2,5 mg bid, 5 mg qd e placebo (rispettivamente pari a 43,0%, 34,8% e 38,6%). La maggior parte di questi sono stati di intensità da lieve a moderata e pochi sono stati ritenuti correlati al farmaco.

Efficacia e sicurezza di lungo termine di linagliptin in pazienti con diabete di tipo 2 e grave compromissione renale (3)

Lo scopo di questo studio randomizzato in doppio cieco con gruppo di controllo a placebo della durata di 52 settimane è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza di linagliptin in pazienti con diabete di tipo 2 e grave compromissione renale. 
La variazione media rettificata dei valori di HbA1c rispetto al basale alla 52a settimana è stata di -0,72% (IC al 95% -1,03, -0,41; p<0,0001), confermando la superiorità di linagliptin rispetto a placebo dimostrata alla 12a settimana. o I valori di HbA1c nel periodo dalla 12a alla 52a settimana mostrano che le riduzioni si sono mantenute per l’intera durata dello studio.  
Le percentuali di eventi avversi di qualsiasi tipo e gravi sono state simili fra linagliptin (rispettivamente 94,1% e 36,8%) e placebo (92,3% e 41,5%)  
La funzionalità renale è rimasta stabile per tutta la durata dello studio in entrambi i bracci e il numero di decessi per cause cardiovascolari in questa popolazione ad alto rischio è stato simile e basso (linagliptin, n=2 [2,9%]; placebo, n=3 [4,6%]).

• Linagliptin migliora il controllo glicemico indipendentemente dalla durata della patologia e dal grado di insulino-resistenza in pazienti con diabete di tipo due (4)

Lo scopo di quest’analisi combinata di tre studi di Fase III, randomizzati in doppio cieco con gruppo di controllo a placebo, è stato quello di esaminare la sicurezza e l’efficacia di linagliptin in monoterapia, come terapia aggiuntiva a metformina, o come terapia aggiuntiva a metformina + sulfanilurea in pazienti con diabete di tipo 2 (N=2258).
La terapia con linagliptin ha determinato una riduzione clinicamente significativa di HbA1c dello 0,7 % in pazienti con diabete di tipo 2, indipendentemente dalla durata della patologia e dal grado di insulino-resistenza (IR), con un’incidenza complessiva di eventi avversi paragonabile al placebo.  
La durata media della malattia era sino a 1 anno nel 13% dei pazienti, >1-5 anni nel 30% dei pazienti, e >5 anni nel 57% dei pazienti. La percentuale complessiva di eventi ipoglicemici con linagliptin in monoterapia e in aggiunta a metformina è stata molto bassa (≤1,0%).

 

 

BIBLIOGRAFIA
1.Schlosser A, Owens D, Taskinen M-R, et al. Long-term safety and efficacy of the DPP-4inhibitor linagliptin: data from a large 2-year study in subjects with type 2 diabetes mellitus. 47thAnnual Meeting of the European Association for the Study of Diabetes. 2011;OP 43.
2.Rafeiro E, Ross SA, Meinicke T, et al. Efficacy and safety of 5 mg daily dosing regimenswith linagliptin in patients with type 2 diabetes inadequately controlled on metformin. 47th AnnualMeeting of the European Association for the Study of Diabetes. 2011;Poster-1218.62.
3.Newman J, McGill JB, Patel S, et al. Long-term efficacy and safety of linagliptin in patientswith type 2 diabetes and severe renal impairment. 47th Annual Meeting of the European Associationfor the Study of Diabetes. 2011;Poster-1218.43.
4.Patel S, Weber S, Emser A, et al. Linagliptin improves glycaemic control independently ofdiabetes duration and insulin resistance in patients with type 2 diabetes. 47th Annual Meeting of theEuropean Association for the Study of Diabetes. 2011;Poster XXX.

 

 

da Salute domani. Il Portale del benessere