Categoria: Il diabete tipo 2

Con inibitori dell’SGLT2 chetoacidosi diabetica meno frequente rispetto all’insulina

Negli adulti con diabete di tipo 2 trattati con un inibitore dell’SGLT2 in monoterapia o in combinazione con l’SGLT2 si ha un’incidenza più bassa di chetoacidosi diabetica rispetto ai pazienti trattati con l’insulina in monoterapia. Lo evidenziano i dati di uno studio osservazionale da poco uscito su Diabetes Care. In

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Diabetologi USA. Per diabete tipo 2, metformina terapia di prima linea

(Reuters Health) – La metformina deve essere il trattamento di prima linea nel diabete di tipo 2 e, quando necessario, la terapia combinata deve iniziare precocemente. Queste e altre raccomandazioni sono contenute in un documento sinottico dell’American Diabetes Association (ADA) redatto da James Chamberlain del S. Mark’s Diabetes Center di Salt

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Combinazione pioglitazone più exenatide possibile nuovo standard al posto dell’insulina

La combinazione pioglitazone più exenatide può rappresentare un’alternativa all’insulina molto sicura ed efficace e in pazienti con diabete di tipo 2 di lunga durata scarsamente controllato con la metformina più una sulfonilurea. A suggerirlo è lo studio randomizzato Qatar, pubblicato di recente su Diabetes Care e coordinato da Muhammad Abdul-Ghani,

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Ema: “Rischio aumentato amputazione arti inferiori con inibitori SGLT2”

E’ stato rilevato un possibile aumentato rischio di amputazioni degli arti inferiori, e in particolare delle dita, in pazienti diabetici in terapia con l’inibitore del Sglt2 canagliflozin. A lanciare l’allarme è l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che invita i pazienti in trattamento anche con gli altri farmaci appartenenti alla

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Il diabete o un suo peggioramento precoce possibili segnali di allarme per un ca pancreatico

L’insorgenza di diabete o un rapido deterioramento del diabete esistente potrebbe essere un segnale precoce di tumore al pancreas in alcuni pazienti. È quanto emerge dai risultati di uno studio osservazionale presentato da poco allo European Cancer Congress, ad Amsterdam. La ricerca, condotta in Belgio e in Lombardia, ha mostrato

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