Caso Alitalia: l’opinione di chi lavora in aeroporto

Sono e lavoro in aeroporto da quasi 15 anni. Non è MAI capitata una cosa simile ed è veramente vergognoso….

Noi seguiamo come handler varie compagnie aeree (compresa ALITALIA,di cui conosco bene le procedure) e ai passeggeri diabetici viene chiesta la stessa documentazione su tutti i vettori: nient’altro che un certificato medico che attesti la necessità del passeggero di portare a bordo i presidi di cui necessita per il volo. Ci sarebbe la limitazione del numero di aghi da portare con sé in cabina (solo quelli necessari per volare),ma spesso ai controlli di sicurezza tollerano numeri anche superiori. A volte fanno passare i passeggeri anche senza certificato medico perché considerata ormai prassi normale che un diabetico porti con sé gli ausili necessari. La procedura al check-in prevede che noi addetti avvisiamo il rampista (ovvero colei/colui che segue il volo sottobordo) che ad un determinato posto siede un passeggero che ha con sé degli aghi.Il comandante ne viene informato e può decidere di prendere in consegna il materiale e di riconsegnarlo all’arrivo come misura di sicurezza (cosa che capita in rarissimi casi o addirittura in nessun caso).

Devo dire che MAI su nessun vettore è capitato che un comandante o un addetto check-in o un caposcalo mettessero in dubbio l’idoneità al volo di un passeggero diabetico. A meno che la signora non soffrisse di altre patologie (di cui il signore non parla) che avrebbero potuto inficiare sulla sicurezza del suo volo e/o di quello degli altri,io credo che purtroppo i signori siano incappati in un comandante male informato e che ha deciso di applicare una regola inesistente. Il comandante (come dice la parola stessa!) ha la facoltà di prendere decisioni su tutto quello che riguarda il suo volo (dall’aeromobile ai passeggeri) e non si può che seguire le sue direttive. Vero è che se dovesse fare scelte sbagliate, è lui il primo che ne deve rispondere alla compagnia, la quale entrerà in contatto con chi di dovere per dirimere la questione. Se è andata come sembra, io penso che in questo caso i dirigenti (o chi per loro) avranno sicuramente ripreso il comandante (il quale si è comportato in maniera arbitraria), ma non sapranno come giustificare questa decisione presa assolutamente fuori luogo.

Alitalia e tutti gli altri vettori hanno tutti la stessa normativa: accogliere i passeggeri diabetici rispettando la loro patologia pur rispettando al contempo la sicurezza del volo e degli altri passeggeri.

Sperando di esservi stata utile, saluti a tutti!

 

 

Lucia Senesi

FDG Bologna