Cani salvavita, addestrati ad aiutare i diabetici

Li chiamano i migliori amici dell’uomo e questo sono per tutti coloro che li amano. C’è chi li prende con sé per compagnia, chi li «arruola» come guardiani della casa, chi come compagni di caccia, chi per scovare droga o persone scomparse od esplosivi. Ma ci sono anche dei cani molto speciali che, grazie ad un particolare addestramento, possono diventare qualcosa di più prezioso. Salvavita a quattro zampe capaci di intuire il pericolo prima che esso si presenti, e di dare l’allarme, ogni volta che sia necessario.

Si tratta dei cani da allerta per diabetici, gli splendidi esemplari di Border Collie (la razza bicolore della famosa pubblicità con Fiorello, per intendersi) di Simila Lajatici, titolare dell’allevamento «La Maschera di Tutankamon» e fondatrice dell’associazione «K9 Colline Pisane ASD» di Montefoscoli, che si occupa di addestramento, sport, recupero comportamentale e preparazione di cani da assistenza. I cani sono da sempre il suo pane quotidiano. Ma Bingo, Shakira e gli altri splendidi esemplari dell’allevamento sono anche l’eredità di una promessa che Simila ha giurato davanti alla tomba del compagno Rolando, conosciutissimo allevatore di Dobermann della Valdera, padre dei suoi figli, morto prematuramente poco tempo fa.

“Quando è mancato — racconta Simila — ho giurato che avrei portato avanti il suo nome con fierezza e per quello che lui mi aveva insegnato nella vita. Rolando era un allevatore ed addestratore e, oltre a tutto quello che sapeva fare con i cani, e che mi ha insegnato in maniera eccelsa, mi ha lasciato una grande voglia di vivere e di cercare di fare qualcosa che migliorasse anche la vita di persone che, come lui (anche se con altre caratteristiche) vivevano una “malattia cronica” che, spesso, te ne cambia la qualità. Il diabete è una malattia subdola, che tiene continuamente sotto scacco e limita l’autonomia del malato”.

Scopo dell’addestramento di questi cani è far sì che siano loro ad allertare la persona, o eventualmente un suo familiare, se la glicemia sta scendendo e, in questo modo, evitare una crisi ipoglicemica. “Il Border Collie — spiega ancora Simila — è una razza dotata di intelligenza con la “I maiuscola“ e non a caso molti di questi esemplari vengono utilizzati come cani attori, per l’agility dog, nella protezione civile. Per loro è come un gioco. Io inizio ad allenarli fin dai primi giorni di vita a riconoscere il particolare odore, impercettibile all’olfatto umano, che emettono le ghiandole surrenali quando sta per arrivare una crisi ipo o iper glicemica. Può accadere anche a chi non soffre di diabete, per esempio dopo un particolare sforzo fisico. E i miei cani sono in grado di avvisare del pericolo ben prima e meglio di qualsiasi apparecchio biorobotico, abbaiando e raspando per svegliare il proprio padrone ogni volta che abbia una crisi”. Un vero e proprio salvavita, quindi, soprattutto la notte, quando le crisi ipoglicemiche possono cogliere la persona diabetica nel sonno, facendola precipitare nel coma senza che se ne accorga.

La finalità della nostra associazione — continua Simila — è aumentare l’autonomia della persona diabetica, eliminare la meccanicizzazione degli apparecchi di autorilevazione degli attacchi ipoglicemici nei pazienti in cui l’insorgenza di questa pericolosa complicanza della malattia è più frequente, così da garantire loro una migliore qualità della vita. Con meno stress, meno costi per il servizio sanitario nazionale, e con i benefici che soltanto il contatto e la vicinanza con un animale può dare, specialmente ad a bambini ed anziani”.

Negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra e in Germania, cani come quelli allevati e addestrati da Simila sono già utilizzati per l’assistenza delle persone diabetiche. In Italia questa applicazione non è ancora diffusa. “Ma il mio progetto — dice Simila — è farli conoscere e farli accettare anche dal punto di vista burocratico-normativo, come i cani guida per ciechi. Agevolare un diabetico per consentirgli una vita meno stressante significa, alla fine, investire sulla risorsa umana che rappresenta e prevenire lo spreco che deriverà dall’aggravarsi del suo stato di salute”. Perché se il cane è un amico a quattro zampe, i Border Collie di Simila sono anche qualcosa di più.

 

di Paola Zerboni

 

 

da La Nazione Pontedera