Utilizzo del microinfusore di insulina nella prima infanzia: efficacia a lungo termine

L’obiettivo è stato quello di confrontare l’efficacia della terapia insulinica tramite microinfusore (CSII) con quella multiniettiva (MDI) in età prescolare dopo più di un anno di trattamento. Sono stati valutati 25 bambini (11 maschi, 14 femmine) con durata di diabete mellito di tipo 1 di almeno un anno (14 CSSI, 11 MDI). Sono stati valutati i seguenti indici di controllo glicemico: emoglobina glicata (HbA1c), glicemia media (MBG) e deviazione standard (SD), percentuale di glicemie (BG%) sopra e sotto il target degli ultimi tre mesi di follow-up, e l’average daily risk range (ADRR) dell’ultimo mese di follow-up. I bambini avevano età tra i 2 e i 6 anni (media: CSII 4,6 anni, MDI 4,6 anni) e la durata di malattia variava da 1 a 4,9 anni (media: CSII 2,9 anni, MDI 2,3 anni). La durata media del trattamento con CSII al momento dello studio era di 2,45 anni. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra i due gruppi in merito a HbA1c (CSII 7,09%; MDI 7,38%), MBG (CSII 161,8 mg/dl; MDI 168 mg/dl), SD (CSII 82,1 mg/dl; MD 85,2 mg/dl), percentuale di glicemie sotto il target (CSII 12,7%; MDI 15,2%) e ADRR (CSII 44,9; MDI 35,6). Tuttavia è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa nella BG% sopra il target (CSII 35,1%; MDI 47,2%; p < 0,05). Nonostante la terapia con CSII possa essere una sicura ed efficace via di sommini- strazione in età prescolare, nel nostro studio il suo utilizzo a lungo termine non ha dimostrato differenze significative nel controllo glicemico rispetto alla terapia MDI, confermando precedenti lavori effettuati sul suo utilizzo nel breve termine. Il nostro lavoro dimostra che sia la terapia con CSII sia quella MDI permettono di ottenere un controllo glicemico ottimale (HbA1c < 7,5%; linee guida ISPAD 2009), sottolineando che questo possa essere raggiunto indipendentemente dalla via di somministrazione. L’indicazione all’utilizzo di CSII in questa fascia di età dovrebbe essere quindi principalmente basata sulla selezione del paziente/genitore e sui potenziali vantaggi sullo stile di vita. Tuttavia, sono necessari studi a lungo termine, utilizzando anche il monitoraggio glicemico continuo, per valutare i possibili benefici per la prevenzione delle complicanze.

 

 

 

 

Bonfanti R, Meschi F, Viscardi M, Rigamonti A, Biffi V, Frontino G, Battaglino R, Favalli V, Bonura C, Chiumello G

IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano