Un nuovo studio sul diabete infantile analizza la correlazione tra infiammazione del pancreas, distruzione delle cellule beta, ed età.

I bambini diagnosticati con il diabete prima dell’età di sette anni sviluppano una forma più aggressiva della malattia (insulite, un processo infiammatorio che uccide quasi tutte le cellule beta che producono insulina nel pancreas dei bambini), rispetto a quello visto negli adolescenti e negli adulti. Un team guidato dall’Università di Exeter Medical School ha trovato per la prima volta che, mentre i bambini di sette anni o sotto sono lasciati con poche cellule beta produttrici di insulina nel pancreas al momento della diagnosi, quelli con insorgenza T1D da adolescenti ed adulti conservano ancora gran numero di queste cellule. La scoperta potrebbe portare a nuovi approcci per il trattamento della malattia.

I ricercatori hanno quindi evidenziato che la progressione della malattia è radicalmente diversa in quelli diagnosticati come adolescenti o più grandi, che conservano inaspettatamente un gran numero di cellule beta al momento della diagnosi – anche se non stanno lavorando a dovere!

In precedenza infatti si riteneva che gli adolescenti T1D perdevano circa il 90% delle loro cellule beta ma, cercando nei loro pancreas, abbiamo scoperto che questo non è vero. In realtà, in media ne hanno ancor molte, ma appaiono come “dormienti”. Se fossimo in grado di trovare un modo per riattivare queste cellule, potremmo essere in grado di rallentare o addirittura bloccare la progressione della malattia.
Sarà anche importante valutare se i bambini più piccoli possano beneficiare maggiormente di tali approcci di riattivazione prima della comparsa di una distruzionetia più aggressiva.

La squadra ha lavorato con l’Università di Oslo e la rete di pancreas Donatori Organi (nPOD) per analizzare la collezione più grande mai di campioni di pancreas biobanked da parte di persone con T1D. Lo studio, è stato finanziato dall’Unione Europea ed il JDRF.

Questo studio, dicono gli autori, è estremamente prezioso perchè dimostra che nell’uomo ci sono due processi patologici che possono avvenire (e non uno solo come si pensava in precedenza). Il nostro prossimo passo sarà quello di indagare il motivo per cui il diabete progredisce in maniera diversa nei bambini più piccoli e più grandi, al fine di capire come si potrebbe trattare entrambi i gruppi in modo più efficace.

Leete, P. et al. Differential insulitic profiles determine the extent of beta cell destruction and the age at onset of type 1 diabetes.

Diabetes

 

Traduzione di Gianpiero Garau