Trapianti. L’Ismett raggiunge la vetta dei 1500 trapianti in 15 anni
L’Istituto mediterraneo per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione, Ismett, ha raggiunto quota 1500 trapianti effettuati in 15 anni di attività con un media, quindi, di cento interventi all’anno. Più frequenti i trapianti di fegato, in tutto ne sono stati realizzati 889, mentre i trapianti di rene sono stati 345 e 115 sia quelli di cuore sia quelli di polmone. A completare l’elenco degli interventi effettuati 5 trapianti di pancreas, 10 di rene-pancreas, 18 di fegato-rene, 2 di cuore-rene e uno di polmoni-fegato.
Gli interventi sui bambini sono stati in tutto155. Per quanto riguarda, invece, gli organi da donatore cadavere utilizzati, la maggior parte, ossia 700, sono stati prelevati da donatori siciliani, mentre 500 sono arrivati da fuori regione e 22 dall’estero.
Per Bruno Gridelli, il direttore dell’Istituto, “L’Ismett è una parte integrante della rete nazionale e regionale dei trapianti e continua ad impegnarsi per usare al meglio una risorsa limitata e preziosa quali gli organi per trapianto”.
Ormai da anni, nell’istituto, sono attivi programmi di trapianto split liver, che consente di trapiantare due pazienti con un unico fegato, di trapianto doppio di rene, per utilizzare anche reni da donatori anziani, di trapianto lobare di polmone e di trapianto da vivente di fegato e di rene. “A fianco dei trapianti – continua Gridelli – abbiamo anche programmi di organi artificiali, quali il sistema di assistenza ventricolare (Vad) e di supporto extracorporeo della funzione polmonare (Ecmo). Questi sistemi – spiega – ci consentono di sostenere le funzioni vitali di pazienti in attesa di, o in alternativa al, trapianto di cuore e polmone. I risultati di Ismett sono stati ottenuti anche grazie all’attività di donazione nazionale e regionale, efficacemente coordinata dal Centro regionale trapianti e nel contesto dell’innovativo modello di partenariato pubblico-privato tra la Regione Siciliana e Upmc”.