Scoperto un gene che protegge dal diabete mellito di tipo 2

Sicuramente deve esserci anche una predisposizione familiare e genetica perché il diabete di tipo 2 si sviluppi e questo ha spinto i ricercatori dell’MIT di Boston a mettere in campo una ricerca di vastissime proporzioni (150.000 genomi di persone dei paesi scandinavi) che mettesse a confronto persone che pur non avendo fattori rischio – come obesità o cattive abitudini alimentari – avevano sviluppato il diabete di tipo 2 e un altro gruppo di persone che pur avendo fattori di rischio – peso, alimentazione, fumo… – non avevano sviluppato la malattia. L’analisi del Dna di questo secondo gruppo ha mostrato due soggetti che avevano una mutazione che annullava una copia di un gene chiamato ZnT8. La ricerca è stata poi estesa alla popolazione islandese. Il passo successivo sarà capire come agisce la mutazione genetica e tentare di riprodurre attraverso l’uso di sostanze questo meccanismo in chi non ha la mutazione. I tempi si prevedono lunghi, ma la scoperta mette chiaramente in luce che la strada da percorrere è nella individuazione delle componenti genetiche per riuscire in qualche modo a bloccarle o modificarle.

 

 

Fonte:
Loss-of-function mutations in SLC30A8 protect against type 2 diabetes.
Flannick J. et al.
Nat Genet. 2014 Mar 2. [Epub ahead of print]
doi: 10.1038/ng.2915.
PMID: 24584071