Ribosio

D: Egregio Professore,

Scrivo per chiedere alcune informazioni sul diabete giovanile (insulino dipendente)

Ho 27 anni e sono diabetico dall’età di 16 anni, il diabete è ben compensato (mi curo con iniezioni di insulina lantus humalog e humulinR, dieta e attività sportiva)

La domanda è relativa all’attività sportiva; pratico tennis a livello agonistico, quando la partita si protrae per alcune ore ho trovato giovamento nell’uso di un integratore a base di D-Ribosio; volevo sapere in che modo questo tipo di zucchero agisce sulla glicemia, ha un’azione rapida come gli altri zuccheri semplici nell’alzare la glicemia, oppure ha un profilo di azione moderato?

Secondo una bibliografia (citata, n.d.r.) il d-ribosio ridurrebbe lievemente la glicemia (ma penso si riferiscano a soggetti non diabetici)

Le specifico che uso il d-ribosio solo durante una partita in cui il dispendio energetico è notevole ed è necessario ricaricare le energie per l’ultima parte della prestazione (non è mia intenzione farne un uso frequente)

Ho provato con altre soluzioni come la banana o succhi di frutta, oppure barrette energetiche, ma la glicemia si alza spesso im modo repentino e raggiunge anche valori superiori a 250, nonostante lo sforzo fisico.

Le sono grato per l’attenzione

Distinti Saluti

M. B.

 

 

R: Il ribosio ha una azione molto rapida.  La strategia di assumere piccole dosi di ribosio ogni 15-20 minuti quando la partita si protrae a lungo è una scelta giusta.

 Anche il semplice  (e meno costoso) fruttosio può andare altrettanto bene. 

Io consiglio generalmente la frutta disidratata che è ricca in fruttosio ma anche in potassio.

Cordiali Saluti,

 

 

Dott. Alberto M. Davalli
Diabetologo – Endocrinologo
Istituto Scientifico H San Raffaele