Piliounis (Novo Nordisk), educare a scuola sul diabete

“Sono circa 27 anni che lavoro sul diabete. Se mi guardo indietro quello che mi impressiona di più è la crescita della malattia: siamo a 371 mln di persone malate nel monto, e le stime non lasciano ben sperare. Quella del diabete è una ‘corsa’ che deve essere essere fermata. E noi siamo convinti che la chiave per disinnescare questo fenomeno sia la prevenzione. Anche educando le persone sane a restare tali, e questo fin dalle scuole”.
Lo confida all’Adnkronos Salute Costas Piliounis, vice president Europe & General Manager Italy di Novo Nordisk, azienda specializzata nello sviluppo di farmaci biotecnologici con una storia nella produzione di insulina che risale agli anni Venti. Novo Nordisk investe il 14-15% del fatturato in ricerca e sviluppo di biotecnologie e sistemi di somministrazione per veicolare le terapie, qualcosa come 1,4 mld di euro l’anno.
Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete. “I numeri della malattia aumentano nel mondo, ma noi non puntiamo solo a offrire nuovi prodotti”, come ad esempio  l’insulina orale, di cui si parla molto e “che è comunque un nostro obiettivo. Noi – rivendica Piliounis – puntiamo anche a cambiare il corso della malattia, e attraverso alcuni progetti specifici ad aumentare la consapevolezza dei malati ed educare le persone sane sull’importanza di restare tali”, spiega. Proprio per esplorare non solo gli aspetti clinici e i reali bisogni di cura dei pazienti, ma anche quelli psicologi e sociali, “i sogni e le speranze dei malati e dei familiari, e i bisogni degli operatori, abbiamo dato vita a una serie di progetti e studi mirati.
E’ il caso del Progetto Dawn, uno studio internazionale in 17 Paesi, che ha esaminato anche gli ostacoli comportamentali e psicosociali che impediscono una gestione efficace della malattia. Abbiamo visto che, a volte, per paura di incappare in alcuni problemi, i pazienti si curano male. E non amano i trattamenti agganciati a schemi rigidi”, sintetizza il manager. Anche per questo è stata studiata la nuova insulina basale a lunga durata d’azione, degludec. Un prodotto “che consente una  maggior flessibilità”. Gli ultimi dati presentati al recente Easd (European Association for the Study of Diabetes) di Barcellona dimostrano che la maggior parte delle persone con diabete di tipo 2 che la utilizzano (in associazione a metformina), mantiene la propria glicemia sotto controllo per almeno 2 anni e mezzo. “Il prodotto sarà presto introdotto sul mercato italiano: aspettiamo la designazione del prezzo per il lancio in Italia, speriamo nel 2014”.
Per quel che riguarda il diabete, oggi Novo Nordisk è il più grande produttore mondiale di insulina. Nel 2012 l’azienda ha aumentato le vendite del 12%, registrando un fatturato di 10,4 mld di euro.
Un andamento guidato da liraglutide (Victoza), e dalle due insuline NovoRapid e Levemir. Se il Nord America continua a essere il mercato più importante, seguito dall’Europa, il Gruppo si aspetta di crescere nel prossimo futuro in Cina e nel resto del mondo.

 

di Margherita Lopes

 

da ADNKronos Salute