Oggi Giornata Mondiale del Diabete: ecco il decalogo per gestire al meglio la patologia

In tutto il mondo oggi si celebra la giornata mondiale del diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation in partnership con l’Oms. La data del 14 novembre è stata scelta in ricordo del compleanno di Frederick Banting, che insieme a Charles Best, ha condotto le ricerche che hanno condotto alla scoperta dell’insulina, nel 1922. La giornata mondiale rappresenta innanzitutto una preziosa occasione di sensibilizzazione su una condizione sempre più diffusa in tutto il mondo e nel nostro Paese.

“Nel 2012 erano 3.750.000 gli italiani affetti da diabete e in cura per questa condizione ma almeno un altro milione erano quelli ‘inconsapevoli’ cioè affetti dalla malattia senza saperlo. La stima del numero delle persone con diabete in Italia è oggi di circa 5 milioni: 1 persona su 12. Ancora oggi una su quattro non sa di esserne affetta”. A parlare è Enzo Bonora, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID), che prosegue: “In Italia le persone con il diabete sono più che raddoppiate in 25 anni. Con questo tasso di crescita, che sembra lineare in tutto il mondo, entro il 2040 le persone con diabete nel nostro Paese diventeranno 10 milioni, cioè 1 italiano su 6”.E’ necessario mettere un freno a questa pandemia, cominciando a lavorare sulle cose di tutti i giorni, quelle che tutti, nel loro piccolo, potrebbero cambiare. Tema della giornata mondiale di quest’anno è proprio ‘il vivere sano anche con il diabete’ (‘Healthy living and Diabetes’) e lo slogan che l’accompagna è ‘agisci oggi per cambiare domani’. La versione italiana della giornata mondiale, che verrà celebrata il 15 e il 16 novembre in migliaia di piazze, ha scelto come slogan ‘il diabete ha scelto me, ma anche io ho scelto me’, per invitare le persone con diabete a volersi ancora più bene, a prendersi maggiormente cura di sé, in ogni momento della vita. E volersi bene, significa innanzitutto, vivere in modo salutare.

Non serve essere drastici nella dieta e spartani nell’attività fisica. Bastano poche regole. Da seguire però con costanza tutti i giorni. Per volersi bene e non darla vinta al diabete. Questa in estrema sintesi la linea da seguire per controllare il diabete e le sue complicanze, secondo gli esperti della Società Italiana di Diabetologia.

“E’ la persona affetta da diabete la vera protagonista della cura – sostiene Bonora – Il medico è solo un facilitatore. Sono le persone che con il loro stile di vita, l’aderenza alle terapie e ai controlli prescritti, l’abitudine all’automonitoraggio della glicemia fanno la differenza e vincono la battaglia contro il diabete. Fare magari anche poco, ma con regolarità e costanza, può essere vincente rispetto ad un approccio troppo drastico, sia nel caso della dieta che dell’attività fisica. L’errore fatto da noi medici e per tanti anni è stato l’essere troppo rigidi sulle regole da seguire. Le regole di un corretto stile di vita sono quelle di sempre, ma le istruzioni per l’uso devono essere ‘flessibili’ e calabili nella vita di tutti i giorni”. Come suggerito in un apposito ‘decalogo’.

 

da quotidianosanità.it