L’influenza contribuisce nell’insorgenza del diabete

Ricercatori in Italia hanno scoperto che il virus dell’influenza contribuisce all’insorgenza del diabete. Questa scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a scoprire un modo per prevenire alcune forme di questa malattia. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto FLUTRAIN (“Training and technology transfer of avian influenza diagnostics and disease management skills”), sostenuto con 1,8 milioni di euro attraverso l’area tematica “Politiche” del Sesto programma quadro (6° PQ) dell’UE.

Il diabete si manifesta quando le cellule non assorbono gli zuccheri dal sangue; un fenomeno che avviene quando le cellule diventano insensibili all’ormone insulina, che a sua volta ha come risultato il diabete di tipo 2. Alcuni studi hanno rivelato una relazione tra la dieta, lo stile di vita e il diabete di tipo 2. Altri studi hanno scoperto che il diabete di tipo 1 si manifesta quando il sistema immunitario distrugge le cellule pancreatiche che producono insulina. Le persone cui viene diagnosticato il diabete di tipo 1 hanno una predisposizione genetica a questa malattia.

Per quasi 40 anni gli scienziati hanno ipotizzato che i virus potrebbero essere responsabili del diabete.Il diabete di tipo 1, per esempio, di solito si manifesta subito dopo un’infezione. Tuttavia, finora non sono state raccolte prove sufficienti a confermare questo fatto.

Il New Scientist ha riportato che un team di ricercatori, coordinati da Ilaria Capua dell’ufficio italiano dell’Organizzazione mondiale per la salute animale, ha studiato il virus dell’influenza nei tacchini perché questi volatili quando hanno l’influenza hanno spesso il pancreas infiammato. A prescindere dal fatto che i tacchini abbiano ceppi del virus che normalmente non si diffondono al di fuori dei polmoni, i ricercatori hanno scoperto che molti tacchini sviluppavano gravi danni al pancreas e il diabete. In seguito hanno infettato tessuto pancreatico umano con due comuni virus dell’influenza, ed entrambi “sono cresciuti molto bene” nel tessuto, ha detto la dott.ssa Capua.

Secondo i ricercatori, la produzione di una serie di sostanze chimiche infiammatorie veniva generata dalla presenza dell’influenza nelle cellule pancreatiche. Le sostanze chimiche hanno un ruolo importante nelle reazioni autoimmunitarie che hanno come risultato il diabete di tipo 1. Il New Scientist ha riportato che alcuni ricercatori credono che le cellule immunitarie presentino pezzettini del tessuto infetto ai linfociti T distruttivi, per aiutarli a riconoscere il virus. I linfociti T imparano però anche a riconoscere le cellule che producono insulina e a distruggerle.

Riguardo alla presenza dell’influenza nel pancreas, la dott.ssa Capua ha detto che il pancreas costituisce un ambiente che permette al virus di replicarsi.

I ricercatori italiani stanno attualmente studiando gli effetti dell’influenza su modelli murini di diabete di tipo 1 e stanno esaminando le infezioni di influenza recenti nei pazienti cui è stata da poco diagnosticata questa malattia. “La cosa importante è che, anche se l’influenza causa solo una piccola percentuale dei casi di diabete di tipo 1, – ha detto la dott.ssa Capua – possiamo vaccinare e prevenire l’influenza nelle persone geneticamente predisposte, e ciò può essere davvero incisivo.”

 

Redazione MolecularLab.it