Legame genetico tra obesità centrale e rischio di diabete di tipo 2

La predisposizione genetica all’obesità centrale è risultata associata a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, indipendentemente dal BMI complessivo, dalla dieta o dai fattori di rischio legati allo stile di vita, in uno studio osservazionale pubblicato di recente su Diabetes Care

Nel lavoro, Qi Lu, dell’Harvard Medical School e i suoi colleghi hanno valutato 2591 pazienti adulti con diabete di tipo 2 e 3052 non diabetici, di origine europea, che avevano partecipato al Nurses ‘Health Study (NHS, donne) e all’Health Professionals Follow-up Study (HPFS, uomini) per determinare l’associazione tra predisposizione genetica all’obesità centrale, valutato mediante il punteggio genetico del rapporto vita-fianchi e il rischio di diabete di tipo 2.

Solo i partecipanti ai quali era stato diagnosticato il diabete sono stati inclusi come casi. Il gruppo di controllo è stato definito come formato dai partecipanti che non avevano il diabete al basale e sono rimasti non diabetici durante il follow-up fino al 2006.

Gli autori hanno calcolato il BMI per tutti i partecipanti e è hanno ricavato dai questionari somministrati al basale informazioni sulla dieta, sullo stile di vita, sullo stato della menopausa, sulla terapia ormonale in post-menopausa e sull’assunzione di farmaci. La genotipizzazione è stata condotta utilizzando l’Affymetric Genome-Wide Array Umano 6.0 e la predisposizione genetica all’obesità centrale è stato stimato utilizzando un punteggio genetico basato su polimorfismi a singolo nucleotide ben definiti in 14 loci per il rapporto vita-fianchi.

Le analisi hanno messo in luce un’ associazione lineare tra score genetico dell’obesità centrale e aumento del rischio di diabete di tipo 2 (P = 0,006); i risultati sono apparsi comparabili tra le donne partecipanti al NHS e gli uomini che avevano partecipato all’HPFS. Combinando i risultati, si è visto che ogni aumento di un punto dello score genetico dell’obesità centrale era associato a  un odds ratio (OR) pari a 1,04 (IC al 95% 1,01-1,07) di sviluppo del diabete di tipo 2.

Dopo aver aggiustato i dati in base all’età, alla storia familiare di diabete, al fumo, all’uso o meno della terapia ormonale sostitutiva da parte delle donne in menopausa, all’attività fisica, all’assunzione o meno di alcool e all’Healthy Eating Index, confrontando i due quartili estremi dello score genetico l’OR è risultato pari a 1,24 (IC al 95% 1,03-1,45).

“In conclusione, i risultati indicano che la predisposizione genetica all’adiposità centrale, stimata mediante il punteggio genetico del rapporto vita-fianchi, è associata a un rischio più alto di diabete di tipo 2 tra le donne e gli uomini di due coorti prospettiche” scrivono i ricercatori. “L’associazione è mediata dall’obesità centrale” e “i risultati confermano una potenziale relazione causale tra obesità centrale e diabete di tipo 2”.

T. Huang, et al. Genetic Predisposition to Central Obesity and Risk of Type 2 Diabetes: Two Independent Cohort Studies. Diabetes Care. 2015; doi:10.2337/dc14-3084.
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da PHARMASTAR