L’aggiunta di Metformina al trattamento insulinico migliora il peso corporeo, il controllo glicemico e il fabbisogno insulinico.

Un gruppo di ricercatori olandesi ha condotto uno studio per valutare se la Metformina ( MetBay ) fosse in grado di produrre nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 benefici sostenuti a livello metabolico e cardiovascolari.

Sono stati studiati 300 pazienti trattati con insulina e seguiti un periodo di 4.3 anni.
Alla terapia insulinica è stata aggiunta Metformina ( 850 mg ) oppure placebo.

L’endpoint primario era un aggregato di morbilità e mortalità microvascolare e macrovascolare, mentre comprendeva la morbidità e la mortalità microvascolare e macrovascolare, come punteggi aggregati separati.
Sono stati analizzati inoltre gli effetti sull’ emoglobina glicosilata, sul fabbisogno di insulina, il livello lipidico, la pressione sanguigna, il peso corporeo e l’indice di massa corporea.

Il trattamento con Metformina ha prevenuto l’aumento di peso ( aumento medio -3.07 kg [ range da -3.85 a -2.28 kg ]; P<0.001), ha migliorato il controllo glicemico ( riduzione media nei livelli di HbA1c di 0.4%; P<0.001 ) e ha ridotto il fabbisogno insulinico ( riduzione media 19.63 UI/die; P<0.001 ).

La Metformina non è risultata essere associata a un miglioramento dell’endpoint primario; è stata invece associata a un miglioramento dell’endpoint secondario macrovascolare ( hazard ratio, HR=0.61; P=0.02 ), risultato che può essere in parte spiegato con la differenza di peso.
Il numero di persone da trattare per prevenire l’endpoint macrovascolare è risultato pari a 16.1.

In conclusione, l’aggiunta di Metformina al trattamento insulinico nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 ha migliorato il peso corporeo, il controllo glicemico e il fabbisogno di insulina, ma non l’endpoint primario.
La Metformina ha comunque ridotto il rischio di disturbi macrovascolari dopo un periodo osservazionale di 4.3 anni.
Questi effetti benefici sostenuti sono a supporto del proseguimento del trattamento con Metformina dopo l’introduzione del trattamento con Insulina nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, a meno di particolari controindicazioni.

Kooy A et al, Arch Intern Med 2009;169: 616-625