La tempesta è finita, sono rimaste solo poche nubi nere

Sole di mezz’estate mentre le gambe tremano come foglie in autunno le palpitazioni aumentano, il cuore sembra un cavallo in battaglia il sudore scende dalla fronte, come rugiada al mattino.
Vi presento l’ipoglicemia: lei è una bestia feroce che divora il corpo e logora l’animo.
I miei amici stanno giocando a pallavolo, che brutto vedere i loro volti sorridenti e divertiti mentre io sono qui seduta per terra a guardare, debole e pallida. È terribile la sensazione che provi quando il tuo corpo cede perché hai una malattia, che ti rende diversa dagli altri.
Odio quando la gente ignorante dice “il diabete é una marcia in più” la cosa è inversa: il diabete é una marcia in meno, che in questo momento mi sta impedendo di essere lì al sole a giocare con i miei amici in questo caldo pomeriggio d’agosto rinfrescato da un leggero venticello.
Le gambe tremano come foglie in autunno, le palpitazioni aumentano, il cuore sembra un cavallo in battaglia, il sudore scende dalla fronte come rugiada al mattino: vi presento l’ipoglicemia, devastante come una tempesta in estate che con il suo vento impetuoso devasta la natura in tutto il suo splendore, e poi quando tutto passa rimane quel leggero freddo che fa capire che è avvenuta una tempesta ma che adesso è tornato a splendere il sole a riscaldare i nostri animi.
Così come l’ipoglicemia quando passa lascia i suoi segni, la testa che sembra voler scoppiare, le gambe di piombo e formicolanti come se avessi un formicaio addosso. Le gambe tremano, barcollano, come se avessi 80 anni, le mani tremano come quelle di una donna anziana con l’Alzheimer ,eppure ho solo 17 e la vita che mi scorre davanti come un treno in corsa.
Adesso la pelle ha riacquisito il suo naturale colore roseo, il sudore ha smesso di scendere dalla fredda fronte e le gambe non temano più. La tempesta è finita, sono rimaste solo poche nubi nere che pian piano andranno via lasciando nel animo un senso di turbamento.

 

 

 

 

 

Giovanna Costa