Il tour TakeCare per il controllo del diabete si è concluso: grande partecipazione in piazza

In due mesi, circa 1.400 diabetici hanno potuto fare il test rapido per la misurazione dell’emoglobina glicosilata. Oltre 2.000 soggetti non diabetici si sono rivolti al medico presente a bordo del truck per valutare il proprio rischio di sviluppare la malattia. Altre 1.200 persone hanno fatto invece il test per scoprire il rischio di sviluppare il diabete direttamente sul sito www.diabetesottocontrollo.it

Il tour TakeCare ha attraversato l’Italia da nord a sud con l’obiettivo di sensibilizzare i pazienti diabetici e la popolazione in generale sull’importanza di un adeguato controllo del diabete di tipo 2. In Italia ci sono circa 2,5 milioni i diabetici e il 55% non tiene sotto adeguato controllo la malattia (fonte Annali AMD)1.

L’iniziativa è partita da Roma lo scorso 18 settembre con una presentazione alla quale ha partecipato il vice ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ferruccio Fazio. Il tour è terminato in Toscana il 29 novembre dopo aver fatto tappa a Montecatini, Milano, Cusano Milanino, Monfalcone, Padova, Vercelli, Mantova, Verona, Chiavari, Brindisi, Bari, Città di Castello, San Benedetto del Tronto, Agrigento, Ragusa, L’Aquila e Pescara.

Tra tutte le persone che hanno visitato il truck per avere informazioni sul diabete e consigli per gestire la malattia, circa 1.400 si sono sottoposte all’esame dell’emoglobina glicosilata, fondamentale per capire quali siano stati i valori medi di glicemia negli ultimi due mesi e verificare se il diabete è sotto controllo.

Da settembre a novembre 1.200 persone hanno effettuato online una valutazione del rischio di sviluppare la malattia mediante la compilazione di un questionario sul sito dell’iniziativa www.diabetesottocontrollo.it.
Il tour è stato patrocinato dalla Società Italiana di Diabetologia (SID), dall’Associazione Italiana Diabetici (FAND), dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), dalla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ed è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di Takeda Italia Farmaceutici S.p.A.

Anche a livello locale sono state numerose le aziende ospedaliere e le istituzioni locali che hanno sostenuto l’iniziativa dando il loro patrocinio e mettendo a disposizione medici di base e diabetologi. Gli Annali AMD nascono dall’elaborazione del file dati, database costituito dalle informazioni cliniche di 87 centri diabetologi italiani.

 

da Salute Europa