Il pancreas artificiale può cambiare la vita dei bambini più piccoli con diabete di tipo 1

Un sistema ibrido a circuito chiuso, noto anche come pancreas artificiale, ha migliorato il controllo glicemico nei bambini molto piccoli con diabete di tipo 1, ha confermato lo studio randomizzato KidsAP pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Condotto in sette centri in Austria, Germania, Lussemburgo e Regno Unito, lo studio ha coinvolto 74 bambini con un’età media di 5,6 anni, una durata media del diabete di 2,6 anni ed emoglobina glicata (HbA1c) basale del 7,3%. I partecipanti hanno ricevuto il trattamento in due periodi di 16 settimane, in ordine casuale, dove il periodo con sistema a circuito chiuso è stato confrontato il periodo gestito tramite una pompa per insulina potenziata dal sensore (controllo).

Il sistema a circuito chiuso consisteva in una nuova applicazione telefonica, CamAPS FX, che eseguiva un algoritmo per prevedere il controllo glicemico. I partecipanti hanno ricevuto uno smartphone provvisto di questa app che comunicava in modalità wireless con le altre parti del sistema, un microinfusore per insulina e un trasmettitore.

Negli Usa Stati Uniti, MiniMed 770G di Medtronic è stato il primo sistema ibrido a circuito chiuso approvato per l’uso in bambini molto piccoli (dai 2 ai 6 anni) con diabete di tipo 1. Non è indicato per i bambini di età inferiore ai 2 anni o per coloro che necessitano di meno di 8 unità di insulina al giorno.

«CamAPS FX fa previsioni su ciò che pensa possa accadere dopo sulla base dell’esperienza passata» hanno spiegato gli autori. «Impara di quanta insulina ha bisogno il bambino al giorno e come cambia in diversi momenti della giornata. Quindi la usa per regolare i livelli di insulina per aiutare a raggiungere i livelli di zucchero nel sangue ideali. Oltre ai pasti, è completamente automatizzato, quindi i genitori non hanno bisogno di monitorare continuamente i livelli di zucchero nel sangue del loro bambino».

Miglior controllo glicemico con il pancreas artificiale
Tra 74 bambini di età compresa tra 1 e 7 anni la percentuale di tempo trascorso nell’intervallo glicemico target, da 70 a 180 mg/dl, è risultata superiore di 8,7 punti percentuali durante l’uso del pancreas artificiale rispetto alla terapia con pompa per insulina potenziata dal sensore (p<0,001). Una differenza clinicamente significativa che si traduce in 125 in più minuti al giorno nel range glicemico corretto e che rappresenta circa tre quarti della giornata (71,6%), hanno riferito l’autore senior Roman Hovorka e colleghi del Wellcome Trust-Medical Research Council Institute of Metabolic Science in UK.

Inoltre la percentuale di tempo trascorso in uno stato iperglicemico, un livello di glucosio superiore a 180 mg/d, è stata di 8,5 punti percentuali inferiore durante il periodo con il sistema a circuito chiuso rispetto al periodo di controllo (p<0,001). Inoltre la differenza nel livello di HbA1c era -0,4% con il sistema a circuito chiuso (p<0,001) e la differenza nel livello glicemico medio rilevato del sensore era di -12,3 mg/dl.

«I bambini molto piccoli sono estremamente vulnerabili ai cambiamenti nei livelli di zucchero nel sangue» ha affermato in una dichiarazione la coautrice Julia Ware, del Wellcome Trust–Medical Research Council Institute of Metabolic Science della University of Cambridge in UK. «Livelli elevati, in particolare, possono avere conseguenze potenzialmente durature per lo sviluppo del loro cervello. Inoltre il diabete è molto difficile da gestire in questa fascia di età, creando molte difficoltà alle famiglie».

Il sistema a circuito chiuso è risultato sicuro per questi pazienti molto giovani, dal momento che un migliore controllo glicemico non veniva fornito con un maggiore tempo trascorso in ipoglicemia (livello di glucosio inferiore a 70 mg/dl) rispetto alla terapia con pompa per insulina potenziata dal sensore (p=0,74). Durante lo studio, un evento avverso grave è stato segnalato nel periodo a circuito chiuso ed è stato ritenuto non correlato al trattamento. Non sono stati segnalati casi di chetoacidosi diabetica.

Una soluzione molto gradita dai genitori
Circa l’80% delle letture notturne del sensore con il sistema a circuito chiuso rientrava nell’intervallo target, con meno del 3% di questo tempo trascorso in ipoglicemia. Questa scoperta in particolare può aiutare ad affrontare il problema urgente della scarsa qualità del sonno per i bambini molto piccoli con diabete di tipo 1, hanno osservato i ricercatori.

«I genitori hanno descritto il nostro pancreas artificiale come una soluzione che cambia la vita, perché ha consentito loro di rilassarsi e di trascorrere meno tempo a preoccuparsi dei livelli ematici di zucchero dei loro piccoli, in particolare di notte» ha aggiunto Ware. «Ci dicono che dà loro più tempo per fare ciò che qualsiasi famiglia normale può fare, ovvero giocare e fare cose divertenti con i propri figli».

Il tempo trascorso in modalità a circuito chiuso è stato elevato, rimanendo in questa modalità per il 95% delle volte, una scoperta supporta il potenziale impiego a lungo termine in questa fascia di età, hanno sottolineato i ricercatori.

Bibliografia

Ware J et al. Randomized Trial of Closed-Loop Control in Very Young Children with Type 1 Diabetes. N Engl J Med 2022; 386:209-219

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da PHARMASTAR

 

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