Il latte vaccino non provoca il diabete di tipo 1 nel bambino.

Lo svezzamento con latte in formula idrolizzato rispetto al latte vaccino non riduce l’incidenza cumulativa del diabete di tipo 1, quindi non serve evitare il latte di mucca a tale fine. Sono i risultati a lungo termine dello studio multinazionale, randomizzato TRIGR (Trial to Reduce Insulin-Dependent Diabetes Mellitus in the Genetically at Risk) recentemente pubblicato su JAMA.

“Questi risultati non supportano la necessità di rivedere le attuali raccomandazioni alimentari per i bambini ad alto rischio per il diabete di tipo 1” ha fatto sapere Mikael Knip, della University of Helsinki, Helsinki, Finland, che, insieme ai suoi colleghi, ha condotto lo studio, aggiungendo “Il latte vaccino non gioca un ruolo critico nello sviluppo del diabete di tipo 1”.

È sempre più diffuso il timore che l’esposizione precoce a proteine complesse possa aumentare il rischio di diabete di tipo 1 nei bambini con suscettibilità alla malattia genetica; per verificare ciò gli autori dello studio hanno valutato il consumo del latte ampiamente idrolizzato durante lo svezzamento e l’incidenza cumulativa del diabete di tipo 1 nei bambini piccoli.

Precedentemente gli autori dello studio TRIGR avevano riferito che la formula idrolizzata non diminuiva l’incidenza cumulativa degli anticorpi associati al diabete tra i bambini di 7 anni di età, “Ora, dopo un periodo mediano di 11,5 anni, non c’è stata alcuna differenza significativa tra i due gruppi, trattati con latte vaccino o latte idrolizzato, nello sviluppare il diabete di tipo 1”, hanno riferito i ricercatori.

Dati interessanti dallo studio TRIGR
Questo studio clinico internazionale randomizzato in doppio cieco condotto su 2.159 bambini, con suscettibilità al diabete di tipo 1 attribuita all’antigene leucocitario umano (HLA) e un parente di primo grado con la stessa malattia, ha reclutato da 78 centri di studio distribuiti in 15 paesi i partecipanti a partire da maggio 2002 fino a gennaio 2007. Dei bambini coinvolti nello studio, 1.081 sono stati randomizzati a ricevere per lo svezzamento latte artificiale con caseina ampiamente idrolizzata mentre i restanti 1.078 bambini hanno ricevuto un latte in formula convenzionale, contenente l’80% di proteine intatte del latte vaccino. La durata minima dell’esposizione alla formula era di 60 giorni, da 6 a 8 mesi di età, e il follow-up dei partecipanti si è concluso il 28 febbraio 2017.

L’outcome primario era il diabete di tipo 1 diagnosticato secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mentre gli outcome secondari includevano l’età al momento della diagnosi e la sicurezza del diabete, intesa come eventi avversi.

Tra i 2.159 neonati, 1.744 (80,8%) hanno completato lo studio.

Il rischio assoluto di diabete di tipo 1 era dell’8,4% nei bimbi riceventi latte con la caseina idrolizzata (n = 91) rispetto al 7,6% tra i bambini svezzati con latte in formula convenzionale (n = 82) (differenza, 0,8%; Ic 95% da -1,6% a 3,2%).

L’hazard ratio per il diabete di tipo 1, aggiustato per antigene leucocitario umano, durata dell’allattamento al seno, durata del consumo del latte in formula e sesso del bambino era di 1,1 (Ic 95%: da 0,8 a 1,5; p = 0,46).

Le infezioni delle vie aeree superiori sono state l’evento avverso più comune riportato (0,48 eventi/anno nel gruppo che assumeva latte idrolizzato vs 0,50 eventi/anno nel gruppo di latte vaccino).

Mentre questi risultati supportano i dati preliminari dello studio TRIGR del 2014, sono in contrasto con uno studio pilota pubblicato sul New England Journal of Medicine, che aveva riscontrato una riduzione degli autoanticorpi associati al diabete di tipo 1 tra i bambini di 7,5 anni che avevano ricevuto durante l’infanzia latte idrolizzato rispetto al latte in formula convenzionale, ma “questo studio includeva solo 230 bambini finlandesi a rischio, diversamente dallo studio TRIGR che ha arruolato 2.159 bambini ad alto rischio provenienti da 15 paesi” hanno puntualizzato gli autori, aggiungendo “Il maggior numero di partecipanti in questo studio fornisce un potere statistico sostanzialmente maggiore in una popolazione di studio più eterogenea rispetto allo studio pilota e, quindi, fornisce una risposta più definitiva per stabilire se lo svezzamento con latte in formula ampiamente idrolizzato sia protettivo nei confronti del diabete”.

E questo studio suggerisce che il latte vaccino non svolge un ruolo critico nello sviluppo del diabete di tipo 1.

Knip M. et al. Effect of Hydrolyzed Infant Formula vs Conventional Formula on Risk of Type 1 Diabetes: The TRIGR Randomized Clinical Trial. JAMA. 2018 Jan 2;319(1):38-48. doi: 10.1001/jama.2017.19826.
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da PHARMASTAR