Il “Diabete in Pillole” del Dr Andrea Scaramuzza – Il caldo

Diabete e estate, ma anche diabete e caldo, come fa caldo in questi giorni, e come ne farà ancora di più nei prossimi. Ecco alcune semplici istruzioni per l’uso.

1. Il caldo causa vasodilatazione generando a volte un consumo accelerato di glucosio, con possibili ipoglicemie. Questo è il motivo per cui a volte d’estate, indipendentemente dalla possibile maggior quantità di esercizio fisico, è bene ridurre la dose di insulina (e in qualsiasi stagione evitare docce troppo calde, e troppo lunghe!). Per sapere come fare consultate il vostro diabetologo.
2. Col caldo aumenta il rischio di disidratazione, e a volte si riduce la percezione della sete. Disidratazione, che va comunque evitata, può causare un aumento dell’insulinoresistenza periferica, con ridotta efficacia dell’insulina, e conseguente rischio di aumento della dose (e rischio di ipoglicemia, innescando un pericoloso circolo vizioso). Per questo è bene bere regolarmente, acqua fresca, non troppo fredda, per evitare possibili congestioni.
3. L’insulina si conserva tranquillamente a temperatura ambiente, almeno per la confezione in uso. Tuttavia con le temperature elevate di questi giorni è bene conservarla in un contenitore refrigerato, soprattutto se si è al mare e in spiaggia. Le scorte vanno prudentemente sempre conservate al fresco, avendo cura di non scendere sotto i 4°C. Il glucagone iniettivo va conservato in contenitore refrigerato, mentre la formulazione nasale può essere conservata a temperatura ambiente.
4. Si consiglia un’alimentazione varia, prediligendo frutta e vegetali, ricchi di acqua, vitamine e sali minerali. Meglio mangiare cibi leggeri che non richiedono una digestione elaborata. Non dimenticate i carboidrati, sotto forma di un bel piatto di pasta, ma anche pane o focaccia. A proposito di acqua si consiglia di assumerne almeno un litro fino a 6 anni, 1.5 litri da 6 a 10 anni, 2 litri sopra i 10 anni. Tali quantità possono essere ulteriormente aumentate se il caldo aumenta.
5. Anche il glucometro va conservato in luogo fresco perché le alte temperature potrebbero inficiarne il buon funzionamento, con il rischio di ridurre l’accuratezza.
Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona