Diario di una diabetica t1 in gravidanza (1)

Mi presento per chi non mi conoscesse: sono Simona, ho 36 anni di cui 33 da diabetica di tipo 1. Tempo fa, parlando con la nostra cara Daniela, le dissi che volevo provare a rimanere di nuovo incinta (ho già un bambino, Eric di 5 anni) e che se ci fossi riuscita mi sarebbe piaciuto tenere su Portale diabete una sorta di diario per raccontare la gravidanza di una donna diabetica di tipo 1.
Ebbene senza neanche troppa attesa sono rimasta subito incinta. Attualmente sono di 15 settimane, quindi ho da poco superato i primi tre mesi “delicati”.
Mi sarebbe piaciuto iniziare questo diario molto prima ma purtroppo le nausee ed i fastidi allo stomaco hanno reso questi primi tre mesi più una lotta alla sopravvivenza che un piacere nell’aspettare un bambino. Fortunatamente da qualche giorno mi sento un pò meglio (bene ancora non posso dirlo) per cui cercherò di recuperare il tempo perso raccontandovi come è andato questo primo trimestre.
Iniziamo da alcuni dati:
– Peso corporeo ad inizio gravidanza: 64 Kg.
– Emoglobina glicosilata di partenza: 6.9 (l’emoglobina al momento del concepimento per una donna t1 deve essere inferiore a 7).
– Terapia: microinfusore, sensore glicemico, Acido folico da 5 mg, Cardirene da 100 mg (trattasi di aspirinetta per rendere il sangue il più fluido possibile, ovviamente in via precauzionale a causa del diabete).
– Obiettivo valori glicemici: digiuno inferiore a 95 mg; 1 h dall’inizio del pasto = non oltre 140 mg; 2 h dopo i pasti = non oltre 120 mg; notte = tra 60 e 120 mg.
In base a quanto appena scritto noterete che l’intento è quello di avere valori glicemici il più possibile vicini a quelli di una persona non diabetica: NON IMPOSSIBILE MA QUASI!
Questi primi tre mesi sono stati una lotta continua per stare nei range indicati, a volte ci sono riuscita, altre no. Gli ormoni in subbuglio ovviamente non aiutano! Il fabbisogno insulinico nel primo trimestre diminuisce per cui ho dovuto modificare un pò la basale diminuendola in alcune fasce della giornata.
Dovendo tenere la glicemia molto più bassa rispetto a condizioni normali il rischio di ipo è sempre costante e purtroppo ogni tanto accade, lasciandomi stordita per un bel pò (non le reggo proprio in questo stato!).
Tutto sommato i sacrifici e gli sforzi stanno dando i loro risultati: il bimbo/a sta bene, cresce secondo i parametri ed al momento sembra avere tutto al suo posto