Diabete, malati sempre più giovani: colpa di pigrizia e chili di troppo

Centosettantamilioni di persone nel mondo devono misurarsi la glicemia ogni giorno. Anche più volte. Centosettantamilioni di diabetici ai quali oggi, l’Onu, ha dedicato la Giornata. Per far conoscere la malattia, per ascoltare i problemi dei malati, per lanciare l’allarme ai paesi ricchi in cui, l’obesità, regala pazienti sempre più giovani. Tre milioni gli italiani che soffrono di diabete ma, circa un milione, non lo sa. E lo scopre quando i reni, gli occhi, le arterie, i nervi e il cuore sono già danneggiati. Oltre i 40 anni uno su tre è a rischio e quasi uno su cinque è pre-diabetico.

L’Organizzazione mondiale della sanità disegna il quadro prossimo venturo utilizzando previsioni matematiche: nel 2025 i malati saliranno a 300milioni e questa patologia sarà la terza causa di morte in Europa dopo tumore e infarto. Per colpa del sovrappeso. Dei chili di troppo strettamente collegati all’insorgenza del diabete di tipo 2, quello comunemente definito come alimentare. Un intervento precoce, è il consiglio dei diabetologi, produce risparmi significativi nei costi sanitari (per ogni cittadino la spesa complessiva annuale supera i 2.600 euro) e limita l’insorgere della malattia e le sue complicanze: il 7% della spesa riguarda i farmaci antidiabete mentre il 25% è legato alle complicanze. 
Il primo passo è sulla bilancia. «La crisi economica, purtroppo, sta peggiorando la situazione – commenta Lucio Lucchin, presidente dell’Associazione di dietetica e nutrizione clinica -. Più ci si sente insicuri e più si cercano gratificazioni come il mangiare. I medici che si occupano di obesità si stanno rendendo conto che presto non saranno in grado di controllare il fenomeno. Che è esplosivo. Bisogna che ogni individuo che accumula chili si renda conto verso quale situazione sta andando. E fermarsi». O cominciare a fare sport. Come suggerisce il campione olimpionico di marcia Maurizio Damilano che, alla lotta contro il diabete, offre di insegnare la tecnica del fitwalking terapeutico all’aria aperta per migliorare la salute.

Il diabete, dunque, si è fatto allarme mondiale. Un pensiero ai pazienti lo ha rivolto ieri il Papa: «Una preghiera per quei fratelli e sorelle e per quanti condividono ogni giorno la loro fatica». La giornata sarà celebrata in 160 paesi. A Roma, la Regione Lazio, ha allestito oggi ambulatori mobili presso la presidenza della giunta regionale in via Cristoforo Colombo dove uno staff di medici e infermieri offrirà, a dipendenti e cittadini, il controllo della glicemia e dell’emoglobina glicata. Gli ambulatori saranno disponibili anche il 16 e il 17 nella sede del Consiglio regionale in via della Pisana.

Proprio in occasione della Gionata mondiale gli scienziati dell’università del Michigan hanno annunciato il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Analytical Chemistry: è stato messo a punto un dispositivo in grado di misurare i livelli di zucchero nel sangue senza pungere la pelle del paziente, ma semplicemente raccogliendo una lacrima. I test, per ora eseguiti su conigli da laboratorio, hanno dimostrato che i livelli di glucosio nelle lacrime possono rivelare i livelli di glicemia. Gli strumenti che vengono utilizzati oggi per la misurazione fai da te vogliono una goccia di sangue che si ottiene pungendo il polpastrello con una sorta di grande spillo. E questo, secondo i ricercatori americani che hanno messo a punto il test sulle lacrime, scoraggia molti malati (soprattutto i giovani) ad effettuare i controlli regolari.

 

di Carla Massi

da Il Messaggero.it