Diabete, la lotta passa dalla responsabilizzazione

La lotta al diabete passa dall’empowerment degli individui, cioè dalla loro responsabilizzazione. E’ questa la conclusione cui sono giunti gli esperti riunitisi a Roma in occasione di un convegno organizzato dalla Società Italiana di Farmacologia (Sif) dal quale è emerso che la forma di tipo 2 (quella classicamente associata a fattori di rischio come l’obesità e un’alimentazione non adeguata) rappresenta un’emergenza sanitaria anche in Italia.

 

Attualmente a trovarsi alle prese con questa patologia è infatti ben il 5,4% della popolazione del Bel Paese, il cui sistema sanitario deve gestire più di 3 milioni di individui affetti da diabete di tipo 2. Ogni anno ne vengono diagnosticati tra 5 e 7 casi ogni mille abitanti; la sua prevalenza è più elevata al Sud, dove è pari a 6,6 e a detenere il record di Regione più colpita è la Basilicata. Nelle isole si registra invece una prevalenza del 6,0, più elevata rispetto al 5,5 calcolato al Centro e il 4,7 che caratterizza le Regioni del Nord. Tutto ciò ha serie ripercussioni sull’economia del Servizio Sanitario Nazionale, che ogni anno deve investire una media di 2.792 euro nella cura di un singolo paziente diabetico, con costi che raggiungono anche i 3.400 euro all’anno nel caso dei pazienti di età superiore ai 79 anni.

 

L’empowerment dei cittadini può però aiutare a ridurre l’impatto della malattia sia sulla loro salute che su quella delle casse del Servizio Sanitario Nazionale. Infatti attraverso un’informazione adeguata è possibile ridurre il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2 con uno stile di vita corretto, ad esempio scoprendo quanto possa essere utile a tale scopo aderire ai principi della Dieta Mediterranea. Inoltre avendo a disposizione informazione corrette chi ha già ricevuto una diagnosi di diabete di tipo 2 può rallentarne il decorso e cronicizzarlo, ossia renderlo il più a lungo possibile gestibile e compatibile con una buona qualità di vita.

 

 

 

 

 

da Salute 24Ore