Diabete 2, disponibile combinazione fra insulina degludec e liraglutide in un’unica penna

È da poco disponibile in Italia IDegLira, insulina basale potenziata con un agonista recettoriale del Glp1, in un’unica penna che consente di intensificare la terapia con una sola iniezione sottocutanea al giorno. Un significativo passo avanti nella gestione del paziente con diabete, come hanno sottolineato gli esperti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Milano organizzata da Novo Nordisk. Con la nuova combinazione, infatti, è possibile intensificare la terapia praticando una sola iniezione al giorno, a qualsiasi ora, indipendentemente dai pasti. «Secondo le raccomandazioni delle società scientifiche americane ed europee Ada (American Diabetes Association)/Easd (European Foundation for the Study of Diabetes), quando l’aggiunta di insulina basale ai medicinali orali per il diabete fallisce bisogna procedere con una terapia iniettiva combinata con più farmaci» ha spiegato Agostino Consoli, Professore di Endocrinologia presso Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti – Pescara. «Tra le possibili strategie di intensificazione, vi è l’aggiunta di una iniezione di insulina ad azione rapida prima del pasto più abbondante o di agonisti recettoriali del Glp-1» continua.

«In entrambi i casi ciò implica per il paziente l’introduzione in terapia di un’ulteriore iniezione e quindi una gestione più complicata della cura. Con la nuova formulazione IDegLira questo non è più necessario». Il farmaco, rimborsabile in classe A dal Ssn, è, infatti, indicato per gli adulti con diabete di tipo 2 “per migliorare il controllo glicemico in associazione con medicinali ipoglicemizzanti orali quando questi in monoterapia o in associazione con agonisti del recettore del Glp-1 o con insulina basale non permettono un controllo glicemico adeguato”. A conferma dell’efficacia e della sicurezza di IdegLira i risultati clinici provenienti dal vasto programma di sperimentazione clinica Dual che ha evidenziato tra le altre cose un tasso di ipoglicemie confermate inferiore del 54%. 

«È l’ipoglicemia, soprattutto quella notturna che si manifesta durante il sonno quando uno è più indifeso, a preoccupare in Italia in media 6 persone con diabete su 10. Per coloro che sono in terapia insulinica rappresenta una vera e propria sfida, tant’è che il 46,5% riporta uno o più episodi in un mese», spiega Antonio Nicolucci, Direttore Coresearch – Center for outcomes research and clinical epidemiology Nicolucci. «Questa paura può portare il paziente ad aumentare volontariamente l’assunzione di cibo o modificare la dose di insulina, con il rischio di compromettere ulteriormente il controllo glicemico», conclude Simona Frontoni, Professoressa di Endocrinologia, Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, Università di Roma Tor Vergata Frontoni. «Le persone con diabete tipo 2 presentano spesso una problematica di sovrappeso e molte addirittura di obesità e con il trattamento insulinico potrebbe verificarsi un ulteriore incremento legato alla terapia, problema che con IdegLira non si verifica».