#ATTD 2024: giorno 3. La cronaca del Dr Andrea Scaramuzza

La giornata si è aperta con una serie di simposi sponsorizzati, fra i quali segnalo quello di CamAPS dove si è parlato di esercizio fisico con Othmar Moser, un esperto nel campo, che ha presentato dati molto interessanti e strategie che ha ‘condensato’ in un agile manualetto di sole 70 pagine!
Giusto per sottolineare quanto a volte sia complicata la gestione dell’attività fisica anche con i sistemi automatici. Lia Bally ha invece presentato un sistema semi quantitativo per la gestione dei pasti che dovrebbe superare la necessità della conta dei carboidrati.

Interessante anche il simposio Medtronic dedicato a InPen e alle soluzioni alternative ai sistemi automatici che ha visto fra le altre anche la bella relazione di Riccardo Bonfanti. InPen rappresenta infatti un’ottima alternativa per chi preferisce le iniezioni, permettendo di essere comunque connessi ad un CGM (Simplera) e sfruttando le capacità di una APP dedicata che ricorda i boli dimenticati e suggerisce come correggere le iperglicemie, fra le altre cose.
Si è parlato anche di terapia dell’obesità, di complicanze cutanee della terapia con microinfusore, di intelligenza artificiale e del suo ruolo nella gestione dei dati e della loro interpretazione e di insuline settimanali.
Sia icodec (Novo Nordisk) che efsitora (Eli Lilly) sono in fase 3 di studio, quella che precede la commercializzazione. I dati sono più che incoraggianti, soprattutto per i pazienti con diabete tipo 2.
Molto interessante anche la sessione sull’utilizzo pratico del CGM, ormai diventato standard of care per tutti i pazienti con diabete tipo 1 e molti con tipo 2 insulino trattati. Giusto un veloce inciso. Regione Lombardia ha recentemente approvato un decreto che liberalizza l’uso del monitoraggio flash in tutti i pazienti compresi gli adulti e i tipo 2 anche se, ovviamente, con frequenza diversa a seconda della tipologia di diabete.
È seguita in sessione plenaria una carrellata di possibili utilizzi dei sensori Abbott, dai pazienti con diabete tipo 2, appunto, alle esperienze con le caps per monitorare la terapia multiiniettiva, ai sistemi automatici avanzati. Si è accennato anche al sensore che dovrebbe rilevare contemporaneamente glicemia e chetonemia ma l’impressione, almeno la mia, è che ci vorrà ancora un po di tempo prima di avere un sensore simile sul mercato.
Il pomeriggio si è aperto con la sessione dedicata al ATTD book, una raccolta dei più importanti articoli dedicati alla tecnologia del diabete, commentati e discussi.
Novo Nordisk ha promosso un’altra sessione plenaria dedicata alla loro insulina once a week, icodec, portando dati sia nei tipo 2 (la maggior parte), ma anche nei tipo 1.
La giornata si è chiusa con un’altra carrellata di simposi, dedicati alla terapia dell’obesità, ai risultati di 780G in US, dove è arrivato parecchio tempo dopo che in Europa, all’uso del CGM per gestire alimentazione, esercizio fisico e terapia insulinica, e alla interoperabilità, ancora davvero poco praticata, al di fuori dei cosiddetti sistemi open source.
Ma il simposio più interessante è stato quello dedicato alla terapia con sistemi automatici avanzati in età pediatrica, che ha visto relatori del calibro di Revital Nimri, Israele, Thomas Danne, Germania e Natasa Bratina, Slovenia susseguirsi sul palco. Fra loro ha fatto una bellissima figura con una relazione molto interessante Ivana Rabbone, direttore della Pediatria di Novara, che ha fatto un excursus della terapia insulinica negli ultimi anni, sottolineandone i notevoli avanzamenti, e dando occasione di presentare molti lavori sul tema dei diabetologi pediatri italiani.
Ieri ho avuto modo di dare un’occhiata alla esibizione scientifica. Davvero tanti espositori, ma cose poco pratiche e piuttosto farraginose. Un paio di segnalazioni. Un colloquio allo stand Insulet ha fugato ogni mio dubbio (molto pochi in realtà) che per Omnipod 5 dobbiamo ancora aspettare. Se ne parla per novembre, forse …
Sulla carta parecchio interessante la patch di Medtrum, attesa in Italia fra un paio di mesi o forse qualcosa di più. In automatico sembra abbia la capacità di gestire i pasti senza bolare, semplicemente annunciando se si tratta di colazione pranzo o cena. Il sistema inizierebbe ad insulinizzare con una minima quantità di insulina, lasciando il resto della dose a quando la glicemia inizia ad alzarsi. Ripeto sulla carta estremamente interessante, ma da buon “san Tommaso” non ci credo finché non lo vedo. E speriamo di vedere almeno il piccolo Medtrum, dato che in alcuni Paesi sono in atto azioni giudiziare perché Medtrum è accusta di aver ‘spiato’ e copiato Insulet (Omnipod).
Bello anche il piccolo Mobi che ho avuto l’occasione di maneggiare. Ma anche qui i tempi sono lunghetti, febbraio 2025. Per la fine dell’estate è invece attesa la APP t:connect che permetterà, fra le altre cose, di bolare a ‘distanza’. La burocrazia sembra ormai sistemata e si tratta quindi solo di dettagli. Vediamo se saranno bravi a mantenere la promessa.
A cura del Dr Andrea Scaramuzza Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona