Arriva anche in Italia Detemir (Levemir)

Alla conferenza stampa, tenuta il 30 maggio a Milano, presso Burson-Marsteller, in cui Novo-Nordisk ha lanciato il primo analogo lento dell’insulina di seconda generazione, hanno partecipato il Professor Emanuele Bosi, Direttore dell’U.O. Medicina Generale, Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Universita’ Vita-Salute San Raffaele e il Prof. Domenico Cucinotta, Professore ordinario di medicina interna presso l’Universita’ di Messina e Direttore dell’U.O. Malattie Metaboliche del Policlinico di Messina.
Moderatore il Dr Carlo Gargiulo.

Il Prof. Bosi ha evidenziato come nel continente europeo, negli ultimi 40 anni sia quadruplicato il numero di casi di diabete di tipo 1 e come vi sia una piu’ precoce eta’ di insorgenza: il 25% dei casi si ha prima dei 5 anni di eta’.
Ignote sono le cause che determinano questo incremento di incidenza del diabete tipo 1.

Per il Prof. Cucinotta nel mondo ci sarebbero circa 200 milioni di diabetici, di cui 3 milioni solo in Italia. La malattia interessa quasi il 5% della popolazione, ma se si fa riferimento alla popolazione adulta si arriva ad oltre il 10%, di cui quasi la meta’ ignora di essere diabetico.
Di questi 3 milioni circa il 5 % e’ affetto da diabete tipo 1, mentre il restante 95% da diabete tipo 2.
Si puo’ parlare di una vera epidemia.

Il Prof. Cucinotta ha affermato che il diabete di tipo 2 si puo’ prevenire intervenendo sullo stile di vita: in questo modo se ne potrebbe ridurre l’incidenza del 50%.

Per il Prof. Bosi il diabete di tipo 1 non guarisce, ma si puo’, si deve, curare al meglio.

L’obiettivo e’ quello della normalizzazione o della “quasi” normalizzazione della glicemia.
Oggi, grazie a tanti strumenti farmacologici, questo obiettivo puo’ essere raggiunto nella maggioranza dei casi.

“L’assorbimento prevedibile e costante dell’insulina in circolo e’ una sicurezza fondamentale per la persona diabetica” ha commentato il professor Cucinotta “poiche’ si traduce in un minor rischio di iperglicemia ed ipoglicemia e complicanze consentendo di migliorare il controllo della propria malattia.”

“Le insuline fino ad oggi disponibili provocavano un aumento fino a 1.6 chilogrammi di peso” ha affermato il professor Bosi. “La questione del peso e’ determinante nella cura del diabete e la novita’ rappresentata da Detemir consiste, tra l’altro, proprio nel ridurre l’aumento ponderale spezzando quella sorta di circolo vizioso obesita’-diabete-aumento di peso causato dall’insulina.”

Levemir, dice il Prof. Bosi, e’ la prima insulina utilizzando la quale non si sono notati aumenti di peso. Non e’ chiaro il meccanismo attraverso il quale cio’ si verifica.

Quanto a variabilita’, Levemir avrebbe una minore variabilita’ rispetto alle altre insuline.

“Il mancato aumento ponderale e’ un grosso vantaggio, anche psicologico?” chiede il dr Gargiulo.

“Anche” e’ la risposta unanime del Prof. Bosi e del Prof. Cucinotta che terminano la conferenza con parole di speranza perche’ dalla ricerca arrivi una cura definitiva per il diabete: fino a quel momento vanno utilizzati i migliori mezzi per poter tenere sotto controllo il diabete e le sue complicanze.

Novo Nordisk e’ un’azienda leader nel campo del diabete. Detiene il portafoglio prodotti piu’ completo nel settore della diabetologia, inclusi i sistemi piu’ avanzati per la somministrazione di insulina.
Novo Nordisk ha sempre rivolto la massima attenzione alla qualita’ di vita del paziente, occupandosi della patologia in modo globale e non solo dal punto di vista farmacologico.

 

 

 

Conferenza Stampa Novo Nordisk

30 maggio 2006