Aderenza migliore con sitagliptin rispetto alla sulfonilurea in aggiunta a metformina

Rispetto a pazienti adulti con diabete di tipo 2 in trattamento con una sulfonilurea più metformina, quelli a cui è stata prescritta un a terapia con l’inibitore della DPP4 sitagliptin più metformina hanno mostrato di avere un’aderenza e una persistenza in trattamento significativamente superiori in uno studio retrospettivo pubblicato di recente sul Journal of Diabetes. 
“In questo studio osservazionale condotto analizzando un database amministrativo statunitense di richieste di rimborso, abbiamo scoperto che nei pazienti adulti con diabete presi in esame, l’aderenza e la persistenza in trattamento nel gruppo trattato con sitagliptin sono risultate superiori a quelle del gruppo trattato con la sulfonilurea” spiega in un’intervista uno degli autori, Swapnil N. Rajpathak, del Center for Observational and Real-World Evidence di Merck. 
Per arrivare a queste conclusioni, Rajpathak e i colleghi hanno analizzato i dati relativi a pazienti adulti con diabete di tipo 2 ai quali era stata prescritta una sulfonilurea (14.807 pazienti) o sitagliptin (14.807 pazienti) in aggiunta alla terapia con metformina in atto. I partecipanti erano stati arruolati in modo continuativo per 12 mesi prima dell’aggiunta del secondo farmaco alla monoterapia con metformina (data indice) ed erano coperti con metformina da almeno 45 giorni, ma non più di 90 giorni prima della data indice. 
Il gruppo in trattamento con sitagliptin più metformina ha mostrato a un anno dalla data indice una percentuale media significativamente più alta di giorni coperti dalla terapia rispetto a quello in trattamento con la sulfonilurea più metformina. Inoltre, l’aderenza a 12 mesi è risultata significativamente superiore nel gruppo trattato con il DDP4-inibitore rispetto a quello trattato con la sulfonilurea (59,1contro 55,9%; P < 0,001), così come l’aderenza a 2 anni (52,6% contro 49,9%; P = 0,007). Tuttavia, le percentuali di aderenza a 3 anni non hanno mostrato alcuna differenza significativa fra i due gruppi.  Inoltre, rispetto al gruppo trattato con la sulfonilurea più metformina, quello trattato con sitagliptin più metformina ha mostrato una percentuale di persistenza in trattamento significativamente maggiore rispetto al gruppo di confronto sia a 12 mesi, sia a 2 anni, sia 3 anni (P < 0,05). L’interruzione del trattamento è risultata significativamente meno probabile nel gruppo trattato con il DPP4-inibitore più metformina (P < 0,001) e il rischio di sospensione è risultato aumentato all’aumentare del costo che il paziente doveva sostenere di tasca propria (P < 0,001). 
“Un’aderenza non ottimale ai farmaci può essere un problema nella gestione delle malattie croniche, come il diabete” ha detto Rajpathak.
“Classi di farmaci differenti hanno profili diversi, il che, oltre ai singoli fattori legati al paziente, può influire sull’aderenza al trattamento. Pertanto, questi risultati potrebbero essere rilevanti quando ci si trova a dover scegliere tra le diverse terapie per il diabete.
I risultati di questo studio dovrebbero ora essere replicati in popolazioni diverse e con fonti di dati differenti, e i prossimi studi potrebbero anche valutare le possibili ragioni e le conseguenze cliniche ed economiche delle percentuali di aderenza diverse in queste classi di farmaci” ha aggiunto il ricercatore.

Z.T. Bloomgarden, et al. Adherence, persistence, and treatment discontinuation with sitagliptin compared with sulfonylureas as add-ons to metformin: A retrospective cohort database study. J Diabetes. 2016; doi:10.1111/1753-0407.12461.

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da PHARMASTAR