2 malati su 3 a rischio disfunzione erettile

I diabetici in Italia sono oltre 3,5 milioni, pari a circa il 6% della popolazione. Non tutti i casi sono diagnosticati: circa 1 milione di persone diabetiche non sa di esserlo e non e’ quindi attualmente sottoposto ad alcun trattamento.
Nel mondo ne sono affette complessivamente circa 177 milioni di persone. Numeri che sembrano destinati a raddoppiare entro il 2025, a causa non solo della crescita di popolazione e dell’invecchiamento, ma anche di diete poco idonee, obesita’ e sedentarieta’.
I massimi esperti italiani sono riuniti in questi giorni (dal 9 al 12 giugno) a Padova, in occasione del 23° Congresso Nazionale della Societa’ Italiana di Diabetologia (SID), per discutere e confrontarsi sulle strategie e terapie piu’ efficaci per affrontare quella che sempre piu’ spesso viene definita l’epidemia del 3° millennio.
  Tra le comorbidita’ associate al diabete, una tra le piu’ frequenti nei soggetti di sesso maschile, e’ la disfunzione erettile. Secondo le stime, ben due diabetici maschi su tre sono a rischio di sviluppare questa patologia, che va diagnosticata e trattata con grande attenzione.
Come emerge anche da uno studio italiano recentemente pubblicato, diagnosticare la disfunzione erettile nei pazienti diabetici ad alto rischio di malattie cardiache, significa identificare un importante fattore predittivo di eventi cardiovascolari maggiori.
Al tempo stesso lo studio dimostra che, in questo profilo di paziente, l’assunzione dei PDE-5 inibitori, cioe’ la classe di farmaci prescritti per trattare la disfunzione erettile, in associazione con le statine, riduce il tasso di morbidita’ e di mortalita’ cardiovascolare riportata.
Nella popolazione di pazienti in cura con questi farmaci, infatti, si e’ registrata una minor incidenza degli eventi cardiovascolari maggiori. “La classe dei PDE-5 inibitori e’ una categoria di farmaci indicati per il trattamento della DE, disponibile in farmacia su prescrizione medica.
Esistono farmaci a breve durata d’azione e a lunga durata d’azione, fino a 36 ore”, spiega il prof. Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo della Clinica Urologica di Genova. “Grazie a questa gamma, il medico ha la possibilita’ di valutare piu’ approcci terapeutici, in base alle caratteristiche e alle esigenze di ogni singolo paziente”.
Tutti i PDE-5 inibitori sono registrati per un uso al bisogno, cioe’ con l’assunzione della compressa subito prima della prevista attivita’ sessuale. “Solo recentemente, tadalafil e’ stato approvato con uno schema di somministrazione giornaliera, con un dosaggio piu’ basso (5mg) – continua De Rose – La terapia giornaliera con tadalafil e’ indicata per i pazienti che rispondono ad una somministrazione al bisogno e che prevedono un uso frequente del farmaco (ad esempio, almeno due volte a settimana), in base alla scelta del paziente ed al giudizio del medico”.

 

AGI