104: Riconoscimento handicap, ma non la gravità

D: Buonasera Avvocato,

ci siamo scambiati alcuni messaggi questa mattina tramite la pagina facebook del portale diabete.

Come le scrivevo stamani abbiamo ricevuto la risposta dall’INPS per la 104 (riconosciuto art. 3 comma 1) ma non ho ricevuto risposta per la richiesta di invalidità.

Le allego per sua visione sia la domanda inserita dal patronato il 14/06/2016, la lettera di convocazione a visita  ed infine la risposta INPS ricevuta ieri 06/10/2016.

Io dal verbale INPS capisco che questo si riferisce alla domanda di HANDICAP che riporta infatti il numero ….. che è citato appunto nella risposta INPS, mentre non trovo nessun riferimento rispetto alla domanda di INVALIDITA’ identificata nella domanda con il

numero ……

Come vedrà dai documenti allegati la domanda è stata unica (104+invalidità) e la visita è stata una sola (il 26/08/2016).

E’ possibile, per sua esperienza che la risposta per l’invalidità arrivi successivamente?

Inoltre, potrebbe dirmi quali “diritti” si hanno in base all’art. 3 comma 1 della legge 104?

Prossima settimana mi recherò al patronato e chiederò spiegazioni sia sulla risposta per l’invalidità che per la 104 ma una sua risposta mi sarebbe davvero di aiuto anche rispetto a quello che mi dirà appunto il patronato.

La ringrazio in anticipo per la cortesia e per la risposta,

cordialmente.

A.

 

 

R: Gentile Sig.ra A.

il verbale definitivo si riferisce alla persona riconosciuta con handicap (art. 3 comma 1, Legge 104/1992), ma non Le è stata riconosciuta la connotazione di gravità.

La certificazione dell’INPS, allo stato, non le consente alcuna provvidenza economica, come una pensione o l’assegno  o altra indennità, che invece spettano per l’invalidità civile, la cui domanda attende ancora esito.

Per mia esperienza personale non ho mai rilevato differenze di tempo tra l’esito della domanda di cui alla Legge 104 (handicap)  e l’esito della domanda di invalidità, a maggior ragione perchè, come nel Suo caso, risulterebbero presentate contestualmente. 

E’ possibile dunque che vi sia stato un disguido da parte dell’INPS nell’invio della comunicazione, che Lei dovrà appurare.

Le consiglio quindi di sollecitare presso il Patronato l’esito di questa domanda.

Quanto ai benefici, in mancanza della connotazione di gravità art. 3 comma 3, in  base al solo comma 1, art. 3, leggi speciali –  che si inseriscono nel più ampio discorso dell’integrazione, come voluto dallo spirito della Legge (quadro) 104/1992 –  prevedono solo alcuni dei

numerosi benefici che invece la legge accorda in caso di invalidità del minore (“minori con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età”) o in caso di handicap grave.

Nel suo caso, essendo la domanda rivolta ad ottenere un insegnante di sostegno (come ricordo nel Suo precedente quesito del giugno scorso), quando l’handicap è  riconosciuto come non grave, secondo l’art. 3 comma 1 della legge l’insegnante di sostegno sarà assegnato per

un periodo stabilito in frazioni dell’orario complessivo, distinguendo scuola d’infanzia, primaria,  e secondaria.

Mentre, (ma non è il suo caso), con il riconoscimento di condizione più grave, prevista dal comma 3 dell’art. 3 della legge 104 del 1992,  si avrà diritto fino al totale sostegno del docente dedicato, sempre in base al grado della scuola (infanzia, primaria, e secondaria).

Cordiali saluti.

Avv. Umberto Pantanella