Tre Splendide Rappresentanti Istituzionali.

OGGETTO: Tre Splendide Rappresentanti Istituzionali.
 
Buon giorno,
provo, se mi riesce, ad elencare i non più rinviabili, anche se elementari bisogni, per la vita dei diabetici e dei celiaci in Sardegna.

Scuola:
1) obbligo dell’assistenza sanitaria almeno fino alla scuola media;
2) inserire un’ora di attività motoria al giorno, se vogliamo evitarci di piangere sull’obesità infantile, che serve solo per promuovere il consumo del farmaco che ci espone ad altre malattie;
3) promuovere una volta la settimana un programma di educazione alimentare. Evitiamo in questo modo la ricettazione degli alimenti, quando non è strettamente necessaria. 
Lavoro:
1) modificare con la massima urgenza il R.D.L. 1773/33, per il rilascio del Libretto di Navigazione alle persone con diagnosi di diabete. In Sardegna potrebbero essere colte le opportunità lavorative in ambito nautico e non pregiudicate da tale legislazione che per ignoranza esclude le persone con diabete;
2) l’insulina è stata inventata  nel 1921 e forse, ancora nel 1933 il diabete si diagnosticava assaggiando le urine. Il tempo passa per tutti, ma per la testa del legislatore no!!!,  vedete la decisione del 18/02/2009 n°9. E’ una scandalosa vergogna e un pugno allo stomaco di troppi sardi con la patologia;
3) Rendere attuabile la legge 68/99 per l’impiego delle persone con disabilità, anche con programmi di informazione ai responsabili aziendali. Grazie “Splendide” per il vostro impegno e l’ascolto, per questo particolare problema dei disabili nel posto di lavoro.

Patente:
1) il conseguimento di questo importante documento, che in Sardegna è indispensabile per lavorare e per spostarsi, ha troppi ostacoli legislativi dettati dall’immensa ignoranza di questa patologia.
2) Sono convinto che per il rilascio della patente, servono solo i parametri di idoneità come previsto per tutti i cittadini, sull’idoneità vi assicuro, non interferisce assolutamente il valore della emoglobina glicata. 
3) il diabete non è più o meno grave in base al compenso glicemico. Ma è solo una patologia metabolica, dove serve semplicemente una buona formazione personale e familiare per gestirla e per garantire una guida sicura.
Sanità:
1) il CUP,  per i diabetici e diventato una “Confusione Unica Programmata”, è da rivedere e programmare a misura delle persone con patologie croniche, dai bambini agli anziani;
2) attuare con urgenza l’assistenza integrata. Il 90% dei diabetici sono di tipo 2  e possono essere assistiti dalla medicina di base, si spenderebbero sicuramente meglio le risorse e si garantirebbe l’assistenza nel territorio.
3) chiudere con la massima urgenza le diabetologie, perché non sono strutturate e/o non sanno fare formazione e assistenza, ormai per noi, il loro compito si esaurisce nel prescrivere: percorsi terapeutici, esami e farmaco. Sono professionisti, pertanto per questo miserabile lavoro costano troppo, il loro ruolo e le loro funzioni le può svolgere con altrettanta efficacia e con meno costi la medicina di base con il vantaggio che opera nel territorio. 

Sistemi di misurazione e di infusione:
1) per i misuratori di glicemia con il materiale occorrente, i sistemi di iniezione e infusione come: siringhe, penne, microinfusori con il relativo materiale, aghi, cateteri ecc.
2) è urgente un unico centro di acquisto regionale, si risparmierebbe tanto e si servirebbe meglio la persona con il diabete, oltre a sollevare dalla burocrazia degli acquisti, il sanitario che dovrebbe solo curare.
3) a questo nuovo organismo, mi permetto di segnalare che andrebbero tolte dal commercio tutte le penne usa e getta per insulina, perché con la stessa quantità e qualità di farmaco si produce tre volte tanto di mondezza. Siamo malati non vogliamo diventare anche  inquinatori, per gli interessi di qualcuno.

Trasporti:
1) le persone con diagnosi di diabete non sono immuni da altre gravi disabilità;
2) per queste persone il sistema dei trasporti urbano ed extraurbano non funziona, e per sopperire si inventa il trasporto “Amico”.
3) grazie per l’amicizia, ma ci servono trasporti veri, efficienti e puntuali dagli scuolabus al trasporto di tutti i disabili senza sentirsi amico di nessuno.

Celiachia:
1) nonostante l’obbligo di legge, molte scuole, mense pubbliche e private non rispettano il piano alimentare per le persone con celiachia;
2) troppe persone con questa diagnosi, vivono una situazione di disagio sociale che spesso sfocia in depressione, condizione più grave della stessa patologia. Chi la cura?
Splendide!!!         

Lo so, gli argomenti sono vari e solo per affrontarli servirebbero competenze diverse, siamo dei naufraghi in mezzo all’oceano, e qualunque cosa che galleggi la utilizziamo come scialuppa di salvataggio.
Ho difficoltà a ridurre questi argomenti in un tempo breve,  e soprattutto mi manca la dovuta serenità, sono realmente arrabbiato e l’unico sistema di preghiera che conosco, poco importa che venga capito, sono sicuro che le persone di buona volontà lavorano e aiutano gli individui in grave difficoltà. 
Nonostante da parte vostra, vi sia la disponibilità ad aiutarci per superare i disagi di chi vive la patologia del diabete e della celiachia in Sardegna, soprattutto nell’inserimento nel lavoro, c’è da noi il totale e deciso rifiuto di scendere in piazza per far valere i propri diritti. 
Se saremo obbligati, la piazza o il parco lo sceglieremo di nostro gradimento, con la speranza, per noi, che non sia l’ultima scelta.
Vi ringrazio di cuore, e in attesa di un incontro che mi auguro proficuo accettate i più cordiali saluti.

Michele Calvisi

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