Tiroide. Problemi per oltre 6 mln di italiani. Multe a punti vendita e ristoranti senza sale iodato

Si celebra oggi, 23 maggio, la Giornata Mondiale della Tiroide, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica  e il mondo scientifico  sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide e, in particolare, sul loro impatto sulla salute della donna e sulla gravidanza, tema conduttore dell’edizione 2012 della Giornata.

L’evento, in Italia, è promosso dall’Associazione Italiana Tiroide (Ait), l’Associazione Medici Endocrinologi (Ame), la Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e il Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (Cape), che sottolineano come “rimane centrale il ruolo della iodoprofilassi esteso a tutta la popolazione sia maschile che femminile e del supplemento di iodio in gravidanza e durante l’allattamento”. Così come lo screening precoce delle malattie tiroidee in donne sia in gravidanza sia che ne stiano programmando una.

Ambiti di azione su cui anche il ministero della Salute sta intervenendo per rafforzare la lotta contro i problemi della tiroide, come spiegato dal Ministro Balduzzi nel messaggio inviato all’Ait, alla Ame, alla Sie e al Cape in occasione della Giornata Mondiale della Tiroide. “L’importanza dello iodio e della sua assunzione indispensabile con la dieta ormai è una informazione nota a tutti”, ha affermato Balduzzi aggiunge che, tuttavia, “ in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, lo iodio è presente in quantità così esigue nel suolo, nelle acque e negli alimenti, che il fabbisogno minimo giornaliero necessario per una normale attività tiroidea non può essere soddisfatto”.

Il ministero della Salute, ha spiegato il ministro, “è da anni impegnato per realizzare un’efficace iodoprofilassi, quale importante misura preventiva di sanità pubblica. Sono lieto di comunicare che, nell’ambito delle attività finalizzate alla promozione della corretta alimentazione, il mio Dicastero ha avviato una serie di azioni per rilanciare con rinnovato entusiasmo il concetto di iodoprofilassi”.

“Attualmente – ha spiegato il ministro – è in corso un intervento di modifica della legge n. 55 del 2005 (in materia di prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica) che ad oggi non prevede sanzioni agli obblighi previsti; in particolare sono state inserite sanzioni (da euro 1.000,00 a euro 10.000,00) in caso di mancata disponibilità di sale iodato nei punti vendita; mancata disponibilità di sale iodato nell’ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità; mancata esposizione della locandina informativa negli esercizi di vendita in prossimità degli espositori”.

“Inoltre – ha annunciato Balduzzi – è in corso di emanazione un provvedimento che definisce una nuova locandina da esporre negli scaffali di vendita del sale, come remind per il consumatore sull’utilizzo del sale iodato”.

Accanto a questa iniziativa, il ministero della Salute sta realizzando ulteriore materiale informativo, con collaborazione delle Regioni e delle Società scientifiche, sia per i consumatori che per gli operatori di settore, in particolare la Grande Distribuzione Organizzata, per una azione di sensibilizzazione all’acquisto di sale iodato.

“Giornate come quella di oggi, che affrontano la problematica sotto gli aspetti clinici, sociali e preventivi, rappresentano uno stimolo anche per le Istituzioni che possono essere incentivate a calibrare in senso migliorativo le politiche nutrizionali del Paese”, ha commentato Balduzzi, che ha voluto rivolgere “un pensiero particolare alle donne che sono al centro di questa giornata di riflessione, poiché in determinati momenti fisiologici, quali la gravidanza e l’allattamento sono particolarmente esposte ad una carenza nutrizionale di iodio con ripercussioni negative sulla salute e qualità di vita”.

In Italia soffrono di problemi della tiroide oltre 6 milioni di italiani. Più del 10% della popolazione si ammala di gozzo. “Dato ancor più preoccupante – secondo il ministero della Salute – è quello riguardante la popolazione giovanile residente in alcune aree del Paese dove il gozzo può superare la prevalenza del 20%”. Ci sono quasi 30 mila ricoveri ordinari con diagnosi di gozzo semplice, cioè quasi 50 ricoveri ogni 100 mila abitanti, con un impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno.

Balduzzi ha infine voluto ringraziare l’Ait, l’Ame, la Sie, il Cape “per l’impegno costante a contrastare le patologie tiroidee e per le loro attività di studio, ricerca e formazione riconosciute nel nostro Paese e nel mondo. Un particolare ringraziamento va al Presidente onorario dell’Associazione Italiana Tiroide, il prof. Aldo Pinchera, che da sempre svolge le sue attività con entusiasmo e professionalità encomiabili”.

 

 

da quotidianosanità.it