Ricercatrice italiana negli USA individua proteina che previene retinopatia diabetica

E’ questo uno dei desideri più espressi dai pazienti diabetici.

Oggi è stato individuato un nome, o meglio una proteina, la TGF betaAl suo aumento corrisponderebbe una maggiore difesa della vista. Ecco quanto emerso dallo studio coordinato dalla ricercatrice Mara Lorenzi, pubblicato  in questi giorni sulla rivista American Journal of Pathology.

La scoperta, che arriva dallo Schepens Eye Research Institute di Boston, potrebbe condurre a terapie mirate a ritardare o prevenire lo sviluppo della patologia, ribaltando in parte l’ipotesi che la proteina favorisca lo sviluppo del diabete.

«L’aumento di TGF beta difende i vasi sanguigni della retina» spiega la Lorenzi. Eliminando infatti il surplus della proteina, sono stati osservati «danni significativi» ai vasi della retina. «Basandoci su questa scoperta, ora vogliamo scoprire se un po’ di TGF beta in più possa aiutare a proteggere i vasi sanguigni della retina nei pazienti diabetici».

Nella retinopatia, una delle manifestazioni cliniche più diffuse nel diabete, i vasi sanguigni della retina si danneggiano, e la perdita di liquidi conduce a edema maculare e al blocco dei vasi sanguigni, che causano danni alla vista. Il surplus della proteina è stato rilevato in precedenza da Lorenzi e colleghi, e la terapia anti-TGF è applicata per prevenire i danni correlati al diabete in altre parti dell’organismo, come i reni.

In questo senso lo scopo originario dello studio era di capire se il surplus di proteina fosse responsabile dello sviluppo della retinopatia diabetica: è stata quindi una sorpresa notare l’effetto opposto, e che inibire TGF beta potrebbe accelerare il decorso della malattia. I ricercatori suggeriscono perciò cautela nelle terapie di inibizione della proteina, e si spingono fino a ipotizzare lo sviluppo di farmaci specifici per modulare in maniera mirata la produzione di TGF beta.

Al momento, non esistono terapie specifiche per curare la retinopatia diabetica: si può semplicemente tenere sotto controllo la glicemia e la pressione sanguigna. I vasi sanguigni che crescono in ricambio a quelli danneggiati sono soggetti a rotture e perdite, e possono essere trattati con interventi laser, ma questo purtroppo causa danni alla retina.

«C’è sicuramente spazio per intervenire precocemente per proteggere la retina dal diabete» precisa la Lorenzi. «La nostra speranza è che una buona risposta a TGF beta possa proteggere i pazienti dalla retinopatia diabetica, e che il nostro studio possa ispirare nuovi approcci terapeutici verso questo obiettivo».

 

la ricercatrice italiana Mara Lorenzi

 

 

Fonte:  American Journal of Pathology

 

 

da iltuodiabete.it