Quanto è importante fare una buona colazione anche nel diabete

L’abitudine a fare una buona (=salutare) colazione è ancora poco diffusa. Alcuni ingurgitano velocemente qualcosa (spesso non esattamente quello che è suggerito dalle linee guida per una sana alimentazione), molti bevono solo un caffè, non pochi neppure quello.
È raro che a colazione vengano introdotte, come raccomandato da anni, circa un terzo delle calorie (=energia) giornaliere (cereali con fibre, frutta fresca e un po’ di frutta secca, latte o yogurt e un caffè o un te). 
Uno studio recente condotto in soggetti con e senza diabete ha mostrato che chi consuma una buona colazione rispetto a chi la salta ha una maggiore espressione di geni che regolano favorevolmente il metabolismo dei carboidrati. Si tratta dei “geni orologio” o “clock genes” e dei numerosi geni da essi controllati. A dispetto del concetto ormai datato che i geni siano assolutamente immodificabili e che quello che abbiamo ereditato ce lo dobbiamo tenere così come è. Non è esattamente così.
Possiamo migliorare non tanto il patrimonio genetico (la “dotazione” che abbiamo avuto da chi ci ha preceduto) ma la loro funzione e regolazione.
E questo è possibile anche con una buona (=salutare) colazione.

 

Prof. Enzo Bonora

Direttore UOC Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo 
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona