Posso donare le mie isole al mio bambino?

D:

Gentile prof. Secchi, sono la mamma di un bambino diabetico di 2 anni e mezzo (il diabete gli e’ stato diagnosticato 2 settimane fa).
Leggendo qua e la’ su vari siti web dedicati al diabete sono venuta a conoscenza che le tradizionali cure al diabete non garantiscono a lungo termine l’assenza di complicanze (per es a carico dei reni).
Ho anche letto che una possibile cura definitiva e’ data dal trapianto delle isole di Langherans.
E’ possibile effettuare un trapianto da un donatore vivo? Mi spiego meglio, vorrei sapere se io potrei privarmi di tali cellule e donarle a mio figlio.
Io diventerei diabetica e lui guarirebbe? O non e’ cosi’ semplice?

La ringrazio, attendo una sua risposta.

 

 

R:

Cara Signora,

Il trapianto di isole non e’ possibile da donatore vivente: e’ fattibile solo da donatore cadavere.
E’ applicabile solo in pazienti adulti.

Si tratta di una procedura che consente, attraverso l’infusione nel fegato, in anestesia locale, di isole pancreatiche estratte da pancreas di donatori cadaveri, di ottenere nel 70-80% dei pazienti uno stato di insulino-indipendenza.
Il raggiungimento ed il mantenimento di questo risultato richiede l’utilizzo di farmaci che riducano l’efficienza del sistema immunitario (imunosoppressori).
Esistono alcuni rischi legati sia alla procedura che all’uso di questi farmaci.
Per questa ragione le indicazioni al trapianto di isole sono limitate a pazienti nei quali sia provato che la terapia insulinica intensiva (4 iniezioni al di’ o infusore) non riesca ad ottenere un controllo accettabile o esponga il paziente a rischi o stress inaccettabili.

Nel ringraziarla per l’interesse mostrato alla nostra attivita’ colgo l’occasione per inviarLe cordiali saluti

 

 
Prof. Antonio Secchi
Programma di Ricerca Strategica Trapianti
Direttore
Professore Associato in Medicina Interna
Universita Vita-Salute San Raffaele
Via Olgettina 60
20132 Milano