Diabete di tipo 2, dieta ipocalorica due volte a settimana più efficace dell’esercizio fisico intenso

Negli adulti con sovrappeso o obesità e diabete di tipo 2, seguire una dieta ipocalorica sotto controllo medico per due giorni alla settimana ha apportato un beneficio metabolico più pronunciato rispetto all’esercizio fisico intenso e può essere utile per ridurre i livelli glicemici

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Diabete di tipo 2, migliore controllo glicemico con combinazione di insulina glargine e lixisenatide

Negli adulti con diabete di tipo 2 non adeguatamente controllato il trattamento con una combinazione a rapporto fisso di insulina glargine e del GLP-1 agonista lixisenatide ha migliorato il controllo glicemico, con un basso tasso di ipoglicemia, secondo i risultati di uno studio di real world pubblicati sulla rivista Diabetes, Obesity

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Diabete gestazionale, quali gli interventi più efficaci per la riduzione del rischio?

Dieta, attività fisica, dieta più attività fisica, metformina e mioinositolo si sono dimostrati gli interventi più efficaci per ridurre l’incidenza del diabete gestazionale rispetto agli interventi di controllo, con una maggiore efficacia preventiva dell’attività fisica di gruppo e in strutture sanitarie rispetto a quella individuale e di comunità

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Diabete di tipo 2, rapida crescita in Italia della malattia e delle complicanze neurologiche e renali

Uno studio italiano pubblicato su Scientific Reports, una rivista di Nature, ha rilevato un rapido aumento nel nostro Paese dei pazienti con diabete di tipo 2 per via dell’invecchiamento, di fattori di rischio prevenibili e del peggioramento del contesto socioeconomico, così come delle complicanze della malattia

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7 raccomandazioni per frenare il diabete

Contrastare la diagnosi tardiva del diabete infantile; superare le disuguaglianze territoriali nella prevenzione, diagnosi e cura del diabete; digitalizzare e semplificare l’accesso alle cure; garantire l’innovazione; puntare sulla centralità del valore di ciò che si mette a disposizione dei cittadini pazienti

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Farmaci anti-diabete. Ema: “Prove disponibili non supportano associazione causale tra agonisti del recettore GLP-1 e pensieri e azioni suicide e autolesionistiche”

Il Comitato per la farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha concluso che le prove disponibili non supportano un’associazione causale tra gli agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1) – dulaglutide, exenatide, liraglutide, lixisenatide e semaglutide – e pensieri e azioni suicide e autolesionistiche. Lo riporta la

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