Ora Apple Watch tenta il rilancio grazie ai diabetici

Puntare un raggio di luce sulla pelle e visualizzare subito, sul proprio orologio, il livello di glucosio presente nel sangue. Il sogno di tutti i diabetici – stanchi di pungersi i polpastrelli per tenere sotto controllo la loro malattia – diventerà realtà se la Apple riuscirà a realizzare l’invenzione cui lavora in segreto da almeno 5 anni. 

Ed anche l’azienda americana realizzerà un sogno, stavolta tutto industriale. Perché l’Apple Watch – l’orologio su cui vedremo i risultati del test – diventerebbe un oggetto di uso comune tra i diabetici, che potrebbero finalmente metter fine a esami invasivi sulle dita.

Nel 2016 la Apple ha venduto 11,9 milioni di suoi orologi nel mondo. Una cifra relativamente bassa. Fare di questo dispositivo una sentinella anti-diabete significa pescare in un bacino mondiale di oltre 415 milioni di ammalati diagnosticati (di cui 3,7 solo in Italia).
La notizia del lavoro di Apple viene data, nella notte italiana, dal telegiornale statunitense Cnbc, che ha sentito tre familiari di diabetici che si sottopongono ai test dell’azienda statunitense.

Secondo il telegiornale, il team della Apple conta 30 persone, tra cui molti ingegneri biomedici. Sono al lavoro in un laboratorio blindato nella zona di Palo Alto. La Apple avrebbe anche ingaggiato un pool di legali per avviare le formalità necessarie al futuro lancio commerciale del sistema.

Molte imprese lavorano a invenzioni simili. Google, ad esempio, a delle lenti a contatto intelligenti capaci di misurare il glucosio attraverso l’occhio. Alcuni pazienti italiani sperimentano un sensore sottopelle della Roche. Nel 2014, intanto, il colosso farmaceutico americano Abbott ha già lanciato il suo Freestyle Libre, ideato dalla divisione diabetica di Alameda, in California.

Questo sensore rotondo, grande come un cerotto, viene attaccato al braccio e le sue rilevazioni sul glucosio sono lette da un piccolo tablet. Il sistema funziona. Ma i sensori vanno cambiati e il loro costo – pur al netto delle detrazioni fiscali – non è banale.

Anche l’Apple Watch costa, a partire da 339 euro. E dunque lo scontro commerciale sul fronte del diabete si giocherà anche con l’arma dei prezzi.

 

da La Repubblica