Obesity day: fra sport e alimentazione la giornata per combattere i chili di troppo

NON è solo una questione estetica. Quando si affronta un tema come quello dei chili in eccesso si finisce col parlare di salute. Perché se il peso non è quello giusto è più facile ammalarsi. Diabete, pressione alta, colesterolo e problemi respiratori, sono solo alcune delle patologie riconducibili al sovrappeso. Il problema tocca molte persone e in futuro, nel nostro paese, potrebbe diventare un’emergenza. Secondo gli esperti, nel 2025 oltre 20 milioni di italiani saranno obesi. L’obesità è la seconda causa di morte prevenibile dopo il fumo e, secondo le statistiche, già oggi 44 italiani su 100 sono in sovrappeso e 1 su 10 è obeso. Per favorire la prevenzione in materia il 12 ottobre torna l’Obesity day 1, alla sua dodicesima edizione. Perché sapere cosa mangiare e bere per rimanere in forma o conoscere con precisione quanti centimetri deve misurare il girovita per non rischiare, sono informazioni che favoriscono il benessere.

“Scelte consapevoli”. Quest’anno lo slogan della manifestazione è “Non divieti ma scelte consapevoli”. Un modo per promuovere la diffusione di comportamenti sani e stili di vita corretti in grado di contrastare l’obesità. Per un giorno gli specialisti in dietetica e nutrizione dell’Adi si metteranno gratuitamente a disposizione dei cittadini per dare consigli e aiutare i pazienti. Sul sito dell’associazione ci sono gli indirizzi delle strutture 2che hanno aderito all’evento. “Fino ad oggi abbiamo colpevolizzato il singolo paziente senza tener conto che quando parliamo di obesità bisogna fare qualcosa di più. Forse questo è accaduto anche per colpa della formazione dei medici, ma è legato all’atteggiamento delle politiche socio-sanitarie – dice Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi – . Ora invece servono interventi strutturali che devono agire sull’intera popolazione”.

Attività fisica nelle città. Secondo un recente studio di Ipsos, per gli italiani le soluzioni più appropriate contro l’obesità sono l’educazione alimentare e interventi strutturali che favoriscano l’attività fisica nelle città. Quasi tutti gli intervistati, il 97%, concorda sul fatto che, per contrastare efficacemente il problema, sarebbe necessario investire sull’educazione alimentare, a cominciare dalle scuole. E per il 93% è attraverso interventi strutturali che favoriscano il movimento e l’attività fisica nelle città che si possono concretamente favorire stili di vita salutari e migliorare la salute di giovani e adulti.

La guida. Importante comunque dare a tutti una corretta informazione sul tema. In tutte le farmacie di Milano verrà distribuito l’opuscolo ‘Salva la vita con stile’. Sul pieghevole informazioni utili come, ad esempio, quali sono i livelli ideali di pressione e colesterolo; quanti centimetri deve misurare il girovita per non rischiare la salute; cosa mangiare e cosa bere per star meglio, e in che quantità.

Dolore cronico. In questi giorni c’è un altro appuntamento che riguarda la salute: il 13 ottobre si terrà la Giornata nazionale del dolore cronico organizzata dalla Fondazione Isal (Istituto di ricerca e formazione in scienze algologiche). Mal di schiena, mal di testa, dolore oncologico o post-traumatico, sindrome dell’arto fantasma, sono solo alcuni esempi di dolore cronico, che colpisce oltre 12 milioni di italiani (il 20% della popolazione), pesando su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari. Ogni anno si stima infatti che, proprio a causa del dolore cronico, vengano perse oltre 1 miliardo di ore lavorative, con circa 2 mila milioni di euro spesi per farmaci e prestazioni sanitarie.

 

da Repubblica.it Salute