Non basta “curare” la glicemia

Molti studi recenti hanno dimostrato che riportare i valori della glicemia alla normalità e mantenerli sotto controllo sin dall’esordio della malattia sia di estrema importanza per ridurre le complicanze cardiovascolari negli anni successivi.
Una serie di studi clinici che hanno coinvolto oltre 15.000 persone con diabete, hanno però dimostrato che la mortalità cardiovascolare non si modifica se si interviene solo sul fattore glicemia.
L’intervento deve essere complessivo, su tutti i fattori di rischio (glicemia, pressione arteriosa, dislipidemia, scarsa attività fisica e obesità) contemporaneamente.
In questo modo si ottiene una riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare di almeno il 40%.