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 D: Mi chiamo C. e sono il papà di un bambino di 11 anni che da un anno è insulino dipendente.  Mio figlio fino ad un mese fa era in fase di remissione con una glicata e dei valori della glicemia buoni.  Un mese fa ha contratto una broncopolmonite ed è stato curato con penicellina e antibiotici orali.  Però, ora i valori della glicemia sono piu’ alti.  Soprattutto la mattina alle ore 8.00 ha valori intorno a 150 e alle ore 10.00 intorno a 200.  Il bambino si somministra due insuline al di’. a pranzo 7 Unità e a cena 4.  E’ possibile migliorare i valori della mattina magari somministrando una insulina intermedia alle ore 10.30 oppure mi consiglia di aspettare amcora qualche giorno per verificare eventuali e, auspicabili, miglioramenti?  Cordiali saluti.  
  
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 R: Caro Signor C.,  
è probabile che suo figlio inizi ad avere bisogno di un pò di insulina intermedia all’ora di andare a letto.  Tuttavia, visto il recente episodio infettivo, potrebbe ancora trattarsi di un leggero scompenso dovuto a questo.  Comunque, inizierei ad effettuare piccole dosi (3-4 U.I.) di insulina intermedia alla 22.30 con l’accortezza di effettuare un controllo glicemico a quell’ora e di fare mangiare un frutto o bere un bicchiere di latte se la glicemia è inferiore a 110 mg/dl.  Non sapendo quale tipo di insulina rapida sta assumendo a pranzo e cena suo figlio, non posso suggerirle il tipo di insulina intermedia o lenta più indicato.  Personalmente, anche nei bambini, io prediligo i regimi a base di insuline rapide lispro (Humalog) o aspart (Novorapid) subito prima dei pasti, in questo caso va bene somministrare una insulina lenta come l’ insulina glargina (Lantus) all’ora di andare a letto.  Essendo insuline relativamente nuove alcuni pediatri non se la sentono di utilizzarle nei bambini.  Se il ragazzo è in terapia con insulina regolare (tipo actrapid o humulin R) è meglio somministrare insulina intermedia tipo humulin I o protophane.  Se con l’aggiunta di una di queste insuline intermedie/lente,  la glicemia al mattino ritornasse inferiore ai 110 mg/dl si può provare a ri-sospendere la loro somminsitrazione.  Tenga infatti presente che all’età di suo figlio la cosa più importante è evitare le ipoglicemie che danneggiano seriamente lo sviluppo del sistema nervoso centrale.   Al contrario, lo sviluppo delle complicanze è rarissimo prima della adolescenza.   
Per tale ragione l’obiettivo da raggiungere a tale età è meno ambizioso che nell’adulto.  Se l’emoglobina glicata di suo figlio è inferiore al 7.5% va già molto bene.   Non cerchi di andare sotto al 7% (valore consigliato dalla adolescenza in poi) perchè ciò avverebbe molto probabilmente al costo di ipoglicemie che, ripeto, sono da evitare assolutamente. 
Cordiali saluti. 
  
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