L’intelligenza dell’intestino: digerisce anche le emozioni

Sapevi che la chiave di stress, ansia, tensione e buonumore sta tutta nella pancia? Non è un detto popolare: proprio qui, infatti, si trova un “secondo cervello”, l’intestino, il cui stato si riflette direttamente sull’intero organismo e, in particolare, sul nostro benessere psicologico.

Ma come comunicano intestino e cervello? Per rispondere a questa evidenza è stata siglata di recente una partnership tra il Nestlé Research Center e l’Imperial College di Londra che intende studiare gli effetti e le implicazioni dell’asse intestino-cervello.

La collaborazione si concentrerà sulle evidenze della scienza della nutrizione e, inizialmente, mirerà ad ottenere una maggiore comprensione sulla grande concentrazione di batteri presenti nel nostro intestino, chiamata anche “microbioma”. Nello specifico, si cercherà di capire come questi microrganismi influenzino la nostra salute fisica e mentale. Non solo: con la ricerca congiunta si vuole comprendere anche come questi batteri influenzino patologie quali il diabete o l’obesità, che effetto hanno i metaboliti rilasciati dal microbioma intestinale su metabolismo e salute e quale impatto hanno alcuni specifici metaboliti sui diversi stati del cervello o su fenomeni centralizzati, come stato d’animo ed emozioni.

Questa partnership strategica con l’Imperial College, un’istituzione all’avanguardia con approccio transdisciplinare, è una grande opportunità per Nestlé, che condivide con gli esperti londinesi l’obiettivo comune di migliorare la qualità della vita delle persone”, ha dichiarato il professor Stefan Catsicas – Chief Technology Officer di Nestlé.

Il professor Jeremy Nicholson, cattedra in Chimica Biologica presso l’Imperial College, ha condotto numerose collaborazioni con il Nestlé Research Center, fornendo nuove intuizioni riguardo l’effetto che i batteri presenti nell’intestino hanno sul diabete e l’obesità: “Per più di 10 anni, gli scienziati dell’Imperial College e di Nestlé hanno lavorato insieme alla creazione di un nuovo paradigma per l’alimentazione umana. La ricerca sul microbioma riveste un’importanza mondiale per la salute umana a livello di assistenza sanitaria personale e pubblica – perciò ha impatti che si estendono ben al di là della sfera nutrizionale”.

Un memorandum d’intesa è stato siglato tra le parti che hanno accettato di impegnarsi congiuntamente in studi pre-clinici e clinici. Nestlé investirà circa 10 milioni di franchi in cinque anni.

 

da Salute Domani