La terapia intensiva riduce la neuropatia diabetica

In un articolo pubblicato su Diabetes Care si dimostra che, alcuni anni dopo aver partecipato a una sperimentazione clinica sulla terapia intensiva del diabete, i pazienti assegnati a questo trattamento ancora riscontravano miglioramenti dei sintomi neuropatici.

Lo studio era stato condotto su 1257 soggetti arruolati nel Diabetes Control and Complications Trial, casualmente assegnati a terapia intensiva o standard per il diabete. L’approccio intensivo prevedeva almeno tre iniezioni di insulina al giorno, mentre quello convenzionale ne prevedeva non più di due.

Dopo un follow-up di circa 6,5 anni, a tutti i soggetti è stato consigliato di adottare la terapia intensiva. I pazienti sono stati quindi sottoposti a controlli annuali per valutare la neuropatia e altre complicanze.

Analogamente a quanto osservato in precedenza, la prevalenza della neuropatia nel gruppo dei sottoposti da subito alla terapia intensiva era inferiore rispetto a quanto riscontrato, mediante visita medica, in coloro che avevano iniziato con la terapia convenzionale: il 17,8% contro il 28,0%, secondo la D.ssa Catherine L. Martin e colleghi, del DCCT/EDIC Research Group di Bethesda, Maryland, USA.

Anche i segnali e i sintomi della neuropatia erano meno diffusi nel gruppo che seguiva la terapia intensiva, nonostante i livelli glicemici dei pazienti fossero paragonabili a quelli osservati nel gruppo della terapia convenzionale.

I pazienti sottoposti a terapia intensiva mostravano il 64% e il 45% in meno di probabilità di avere, rispettivamente, sintomi e segnali di neuropatia, rispetto ai sottoposti alla terapia convenzionale. Questi vantaggi persistevano a distanza di 8 anni dalla fine del trattamento.

Gli autori concludono affermando che il rapporto fra controllo glicemico e neuropatia lascia presagire che la terapia intensiva abbia effetti duraturi sulla neuropatia, come già riscontrato nelle patologie oculari e renali.

 

 

 

 

FONTE: Diabetes Care, febbraio 2006.