La predisposizione genetica alla fragilità delle cellule beta è alla base del T1D e del T2D

Il collegamento tra T1D e T2D rimane elusivo dal punto di vista dei comuni meccanismi scatenanti. Il dibete di tipo 1 (T1D) si deve alla distruzione delle cellule beta del pancreas che producono l’insulina, dovuta ad un attacco auto-immune. Il T2D si deve invece principalmente a cambiamenti metabolisci che rendono poco efficace l’azione dell’insulina prodotta. Pur essendo il T1D decisamente più drammatico, soprattutto perchè colpisce più frequentemente i giovanissimi, le due forme di diabete condividono molte caratteristiche ed alterazioni fisiopatologiche.

E’ da pochi giorni uscito sulla rivista “Nature Genetics” un lavoro che ritengo particolarmente interessante per tutti noi, perchè accomuna proprio alcuni dei fattori genetici scatenanti il T1D ad alcuni del TD2. E’ stato portato avanti da Adrian Liston e collaboratori dell’Università di Leuven in Belgio. Ve lo riassumo molto brevemente:

Il lavoro parte dallo studio di un modello animale di T1D dove sono state analizzate le variazioni di due geni , Xrcc4 e Glis3. Essi hanno scoperto che queste variazioni promuovono il diabete e dimostrato che promuovono una morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule beta.
Quindi i ricercatori hanno essenzialmente identificato due geni (ulteriori a quelli identificati fin’ora mostrati in Figura) che possono venire coinvolti nella comparsa del T1D. Xrcc4 e Glis3 partecipano alla fragilità delle cellule beta in maniera indipendente all’attacco immune, modulando la risposta delle cellule beta allo stress. Lo stress cellulare principalmente promuove la formazione di proteine che non si strutturano in modo corretto. 
La cosa ancora più sorprendente è che cellule pancreatiche prelevate da pazienti con T2D hanno mostrato una ridotta espressione della proteina GLIS3 (prodotta dal gene Glis3) rispetto a quella presente nelle cellule di persone sane. Poi, anche se l’espressione della proteina XRCC4 (prodotta dal gene Xrcc4) risultava normale, i livelli di una proteina con cui essa interagisce, risultavano ridotti. I risultati suggeriscono quindi un legame meccanicistico tra le due forme di diabete .

Fonti: [Dooley et al. Nature Genetics 2016; Bakay et al. Genes 2013]

 

 

 

 

 

A cura di Gianpiero Garau