Ipoglicemia: conoscerla per prevenirla e saperla gestire.

Mi è stato chiesto di scrivere di ipoglicemia. Tema caldo e difficile da trattare in un solo post. Provo a sintetizzare, limitandomi al tema delle ipoglicemie nel diabete e sottolineando che l’ipoglicemia non è causata dal diabete ma dalla terapia del diabete e che essa è tanto meno frequente quanto più il paziente è abile nella gestione della malattia. 
1. Il problema ipoglicemia è diventato attuale da quando si deve ottenere un controllo stretto della glicemia per prevenire le complicanze croniche. È il “prezzo da pagare” al buon controllo ma si deve cercare di minimizzare il rischio che essa comporta. Anche perché di ipoglicemia si può morire. 
2. Minimizzare il rischio di ipoglicemia significa riconoscerla subito quando compare e trattarla con tempestività ma nel modo corretto. 
3. I sintomi (disturbi) sono sudorazione, tremori, batticuore, debolezza, confusione mentale, vista annebbiata o doppia. Se il valore è molto basso può comparire convulsione o perdita di coscienza. Gli anziani sono più vulnerabili ai danni da ipoglicemia rispetto ai giovani. I soggetti con malattie di cuore pure sono più vulnerabili. 
4. Qualche disturbo può comparire con glicemia fra 65 e 70 mg/dL ma in genere essi compaiono quando è più bassa (meno di 65 e ancora di più quando è meno di 50). A volte i disturbi compaiono anche con valori superiori a 70 se c’è stato un rapido calo della glicemia partendo da valori decisamente più alti oppure se la persona è abituata a vivere con valori glicemici mediamente alti (200 o più). 
5. Quando compaiono disturbi suggestivi di ipoglicemia si deve intervenire subito misurando la glicemia per avere conferma o, nel dubbio, AGENDO COME SE FOSSE STATA TROVATA LA GLICEMIA BASSA. Se si è alla guida ci si deve immediatamente fermare. 
6. La correzione dell’ipoglicemia comporta l’assunzione di 15 g di zuccheri semplici (3 caramelle oppure 3 bustine o zollette di zucchero oppure un bicchiere di succo di frutta o di bibita zuccherata) e, a seguire, di carboidrati complessi (50 g di pane oppure un pacchetto di crackers oppure 4 biscotti). CHI HA IL DIABETE DEVE AVERE SEMPRE CON SE’ CARAMELLE E CRACKERS. SEMPRE!!!!!
7. Se la persona non è in grado di assumere cibo o bevande perché incosciente o molto confusa bisogna iniettarle glucagone i.m. oppure applicare soluzione glucosata e.v. (Rapidamente 150 ml di soluzione al 10%). E BISOGNA CHIAMARE IL 118.
8. Dopo aver agito per correggerla, la glicemia va monitorata per capire se il problema è stato risolto. E poi si dovrà riconsiderare la terapia del diabete. A volte va ridotta la dose di insulina. A volte va sistemata l’alimentazione e/o l’attività fisica. A volte va cambiato il tipo di insulina o di pastiglia. E non si deve iniettare in zone di lipodistrofia. 
9. L’ipoglicemia può comparire solo in chi è trattato con insulina oppure con farmaci orali come repaglinide, glibenclamide, glimepiride, glipizide e gliclazide (sulfoniluree e glinidi). Meno spesso si osserva con la gliclazide che è ormai l’unica molecola di questo gruppo raccomandata dalle società scientifiche ma solo in terza o quarta linea. Per questo motivo oggi sulfoniluree e glinidi sono prescritti nel diabete tipo 2 meno di un tempo, sostituiti da altri più sicuri. 
10. Con gli analoghi dell’insulina rapidi e lenti (che ormai usano quasi tutti) le ipoglicemie sono meno frequenti che con le vecchie insuline umane (usate da meno dell’1% dei pazienti). Con le insuline basali ultralente più recenti (degludec e glargina U-300) le ipoglicemie sono meno frequenti che con gli analoghi lenti classici (glargina U-100 e levemir). Il trattamento con microinfusore, soprattutto se associato al sensore, si accompagna a minore frequenza di ipoglicemia. Anche l’uso del solo sensore (CGM o FGM) si accompagna a riduzione delle ipoglicemie. 
Una chiosa per i più giovani. Esiste l’ipoglicemia da alcol. Rende più severa l’ipoglicemia da insulina e non risponde al glucagone.

 

 

 

Prof. Enzo Bonora

Direttore UOC Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo 
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona