Il pancreas artificiale, dr Bonomo

moderatore Buona sera dr Bonomo e ben arrivato!

Dr M. Bonomo Buonasera a tutti.

anna.g Vorremmo sapere qualcosa di più sul pancreas artificiale.

Dr M. Bonomo Innanzitutto chiariamo che il Pancreas Artificiale (PA) non é attualmente uno strumento utilizzabile nella pratica clinica. È piuttosto un obiettivo al quale si sta puntando da anni, verso il quale si stanno facendo molti passi avanti.

Dr M. Bonomo In prospettiva, possiamo definire il PA come uno strumento (o un insieme di strumenti integrati fra loro), composto con materiali sintetici, che sia in grado di sostituire il pancreas endocrino naturale, fornendo automaticamente la quantità di insulina necessaria a mantenere la glicemia nei limiti di norma in ogni situazione della vita reale

moderatore È corretto dire che rispetto al microinfusore è ‘l’evoluzione della specie’?

Dr M. Bonomo In un certo senso sì, anche se non é sufficiente. Il microinfusore é solo uno dei componenti di un ipotetico PA, ma ne sono necessari anche altri

anna.g Ancora fantasia o in fase di sperimentazione?

Dr M. Bonomo Ci sono diversi prototipi in sperimentazione; tuttavia nessuno di questi é stato in grado di funzionare nell’uomo per più di 48 ore (salvo un unico strumento giapponese, che é durato 15 giorni).

moderatore Quanto è grande un PA?

Lisa Con il PA è possibile anche sapere in qualsiasi momento il valore della glicemia? Dove si dovrebbe impiantare? O si dovrebbe mettere come il microinfusore?

Dr M. Bonomo È difficile dire quanto é grande un PA, dato che per ora ci sono solo prototipi diversi fra loro. Se tralasciamo gli strumenti per un uso solo ospedaliero, che sono molto ingombranti, possiamo pensare a sistemi abbastanza piccoli. Forse vale la pena di descrivere quali dovrebbero essere le diverse componenti del sistema

anna.g in america non sono forse pronti ad esperimenti su persone?

Dr M. Bonomo In America, ma anche in Europa. Forse i più avanzati in questo campo sono i francesi.

letizietta Porto il microinfusore soltanto da un mese..a parte gli sbalzi glicemici iniziali, è fantastico: non ho più il pensiero delle iniezioni..però è vero che bisogna fare molto spesso la glicemia…

letizietta vorrei sapere se le sperimentazioni di pancreas artificiali sulle persone sono già iniziate…

Dr M. Bonomo Dicevo prima dei diversi componenti. Un vero PA dovrebbe funzionare come un sistema ad ‘ansa chiusa’, cioé con un sensore del glucosio in grado di monitorare in continuo i valori di glucosio nel sangue; un sistema di controllo in grado di decidere, in base ai livelli di glicemia, quanta insulina é necessaria, e infine un sistema di infusione (una ‘pompa’) in grado di infondere insulina nel compartimento più adeguato. Il tutto automaticamente, senza intervento del paziente o del medico, cioé senza ‘aprire’ l’ansa.

letizietta ma lo strumento è esterno o interno??

roberta buonasera dott. Il microinfusero lo possono mettere tutti?

fabkegra Buonasera, volevo chiedere se per i bambini, la sperimentazione sul pancreas artificiale avverrà prima o dopo, cioè se la giovane età è un fattore di ritardo e prudenza o viceversa se è una semplificazione.

Dr M. Bonomo Lo strumento ideale dovrebbe essere interno, cioé totalmente impiantabile (immaginate un pace-maker cardiaco), quindi dovrebbe essere il più miniaturizzato possibile. In paratica, realisticamente si incomincerà con strumenti in parte esterni, in parte interno

artù buona sera Dottore, posso chiedere se già esiste, anche solo come prototipo o se ancora è solo pura teoria…

anna.g quindi occorrerebbe un intervento chirurgico per impiantarlo?

letizietta Scusi, probabilmente è già stato detto, lei dott. sta studiando specificatamente questa cosa e se si dove??

Dr M. Bonomo Esistono dei prototipi, come ho detto. Forse il più avanzato é quello francese, del Prof. Rénard, di Montpellier. Immaginate uno strumento delle dimensioni di un micro attuale, inserito s.c. Oltre a questo c’é un sensore intravascolare

anna.g come si inserisce questo sensore intavascolare?

fabkegra Quando parla di ansa chiusa, si riferisce forse ad un sistema di integrazione fra due strumenti che per la sua ‘complessità’ richiedono un livello di AFFIDABILITA’ altissima? È forse questo il principale motivo che ne sta ritardando la sua diffusione? O che altro?

artù dottore, so che è difficile fare delle previsioni ma secondo lei quanto tempo ci vorrà prima che diventi un dispositivo tanto sicuro da poter essere commercializzato, e poi non ho capito una cosa l’insulina dovrebbe stare all’esterno tipo micro?

anna.g allora dottore dovremmo aspettare ancora parecchio per il PA?

marirosa vorrei sapere chi stabilisce l’utilità di questi apparecchi e chi decide di applicarlo

moderatore per ora non c’è ancora, mariarosa

Lillo ma esiste? è già possibile averlo??? se si come faccio ad averlo ???

Dr M. Bonomo io ho visto personalmente (e ho usato per anni) un Pancreas Artificiale ad uso ospedaliero, da usare nel paziente allettato. Si chiamava Biostator, e funzionava bene, ma non era assolutamente proponibile per un uso quotidiano. Direi di centrare l’attenzione sul Pancreas Art impiantabile, quindi portatile. Io non lo ho visto personalmente, ma ho visto immagini e filmati di quello usato da Rénard in Francia. È impiantabile s.c., ma, ripeto, finora é stato in grado di funzionare solo per pochi giorni. Attualmente non esiste un PA usato clinicamente

donata beh…dottore spero proprio che cominciano a perfezionarlo…io sono pronta a provare!!! sarebbe una manna per noi!!!

anna.g crede sia preferibile un PA o un trapianto di pancreas?

Dr M. Bonomo sì, io sono convinto che il futuro della cura del Diabete di tipo 1 siano i sistemi artificiali, più che i trapianti di cui parlano continuamente i giornali. Penso anche che un sistema tipo PA possa essere disponibile fra non molti anni. È probabile che un passaggio intermedio sarà un sistema che funziona in automatico per quanto riguarda l’infusione basale, ma che richiederà l’intervento diretto del paziente per i boli ai pasti (per un usare un linguaggio da microinfusore)

marirosa perchè sono migliori i sistemi artificiali dei trapianti? perchè con i trapianti ci sono troppi rischi?

anna.g forse problemi di rigetto per i trapianti

marirosa ma fra un paio d’anni se perfezionano le tecniche per i trapianti sia di cellule del pancreas sia del pancreas potrebbe essere una cura più risolvibile

Dr M. Bonomo ho forti dubbi che in un paio di anni si risolva qualcosa di fondamentale per trapianti. Il problema di immunosopprimere per decenni una persona giovane rimane una gravissima incognita

iris.db dott. ha già sentito parlare del guardian sperimentato in america?

moderatore iris il guardian c’è anche in Italia, da 2 anni…

moderatore ma non facciamo confusione col PA

Angelo ho visto un paio di settimane fa un prodoto della medtronic, era composto da un sensore da impiantare tipo ago del microinfusore. ogni 3 minuti per 48 ore misurava la glicemia e segnalava quando i valori erano fuori range e quando la variazione era rapida dando modo a chi lo indossava di regolare di conseguenza la basale del micro… era ancora non distribuito, fuori sperimentazione in italia

anna.g c’è l’ho io il sistema della medtronic da due anni

anna.g è testato e distribuito

lory86 ma anna dove l’hai comprato tu questo sistema della medtronic?

moderatore lory lo distribuisce la tua asl…se ce l’ha…

anna.g me lo ha dato l’ASL e il diabetologo

Angelo anna, a me chi lo indossava ha detto di averlo avuto ‘direttamente’ da medtornic non perché in test, ma perché non dispensato dal servizio sanitario italiano…

anna.g alcune ASL non lo danno perché costa il doppio di un micro normale

Dr M. Bonomo OK: i microinfusori sono distribuiti dalla ASL, ma questa é un’altra cosa. Il vero problema attualmente risiede nella durata del sensore del glucosio, che perde accuratezza dopo pochi giorni, e quindi deve essre sostituito. Altro problema irrisolto é quello di un sistema di controllo capace di regolare correttamente l’infusione di insulina. Si tratta di modelli matematici molto complessi, sui quali molti gruppi stanno lavorando in questi anni

lory86 ma è tipo un bracciale? come fai a controllare la glicemia?

moderatore no

anna.g è un sensore sottocute, tipo l’ago del micro collegato ad un holter grande come una moneta da due euro che misura la glice e la trasmette al micro . tutto sulla pancia

moderatore però ora non parliamo del GRT, per favore

moderatore altrimenti facciamo confusione

Dr M. Bonomo il sistema della Medtronic (PARADIGM RT) non é ancora un Pancreas artificiale, anche se é quello che, al momento, ci si avvicina di più. Il Paradigm é un sistema ad ansa aperta, cioé non é in grado di funzionare del tutto automaticamente. È vero che legge la glicemia in tempo reale, ma la infusione di insulina deve essere programmata dal diabetologo.

robmance salve dott. Bonomo, sono Roberta ( neo mamma!!)…ma il pancreas artificiale sarebbe il microinfusore + glucometro…in sostanza??

Dr M. Bonomo no, il microinfusore più glucometro l’abbiamo già, anzi megli, abbiamo già un micro più monitor continuo. La differenza del PA deve essere la capacità di decidere automaticamente, grazie ad un sistema di controllo basato su algoritmi matematici, quanta insulina infondere, e quando.

donata mi scusi però…forse mi sono persa sicuramente qualcuno le ha chiesto…ma come verrebbe impiantato..il PA?

artù ma quindi l’insulina sta all’esterno? tipo micro per intenderci?

Dr M. Bonomo La soluzione ottimale sarebbe un impianto in una tasca sottocutanea, proprio come un pace-maker, con infusione di insulina s.c. o in peritoneo. Un primo passaggio potrebbe però essere con un sistema esterno, tipo microinfusore, con infusione della insulina sottocute. In pratica: un microinfusore che funzioni automaticamente grazie a un monitoraggio continuo

sabry75 buona sera doc…quindi sarebbe una cosa come il famoso microchip che mettono sottopelle in america, come l’ impianto anticoncezionale??

Dr M. Bonomo Il paragone con l’impianto anticoncezionale é un po’ curioso, comunque sì, ambedue sarebbero sottocutanei. Tieni conto però che, per quanto miniaturizzato, il PA sarà pur sempre uno strumento elettronico, quindi discretamente ingombrante

robmance è il motivo per cui mi sento ancora allergica a pensar di provare la gestione del mio diabete con un microinfusore..immagino con il PA

anna.g dottore lei crede nel PA oppure è scettico?

Dr M. Bonomo credo che il PA sia il futuro. Ciò non toglie che non risolverà del tutto i problemi del diabete

artù ma la manutenzione, chiamiamola così tipo sostituire il sensore o alimentare il serbatoio di insulina ogni quanto si dovrebbero fare?

franci75 mi scusi dottore al convegno del San Raffaele si diceva che i tempi sarebbero stati molto lunghi perché gli algoritmi per i boli prandiali non erano ancora sufficentemente sicuri che differenza c’è con gli algoritimi che tengono sotto controllo invece le basali? mi scusi sono stata forse un pò confusionaria spero sia riuscito a capire quello che volevo sapere! grazie

Dr M. Bonomo Franci 75: le variazioni della glicemia post-prandiale sono molto più problematiche, per molti motivi. Innanzitutto per la precisione della lettura della glicemia in fase post-pranzo: quando i valori cambiano rapidamente la lettura degli attuali sensori s.c. rimane un po’ ‘inddietro’, con il rischio di correggere la situazione in ritardo. Poi, in realtà, in condizioni fisiologiche la produzione di insulina viene aumentaa dopo il paso ancora prima che salga la glicemia, con meccanosmi molto complessi, difficili da programare matematicamente

iris.db dott.dopo 32 anni di diabete con alcune complicanze avendo 38anni quante possibilita avrò per il pa?

Dr M. Bonomo credo che non ci vorranno molti anni. Bisognerà poi vedere tante altre variabili: la durata, i costi, ecc (pensa a quanti anni ci sono voluti per l’affermazione dei microinfusori)

la dolce vita visto che i tempi non sono imminenti non sarebbe il caso di proporre l’uso del micro rt da parte dei medici per molti pazienti sino all’arrivo del pa?

Dr M. Bonomo l’uso del PRT (o analoghi) generalizzato in tutti i diabetici pone problemi vari: a) costi: piaccia o no, le risorse effettivamente non sono infinite; b) scelta dei candidtai: anche per mia diretta esperienza, non tutti i pazienti sono adatti ad una regolazione della glicemia in tempo reale (a meno che questa non sia automatica: ma allora si tratterebbe di un PA)

anna.g per sperimentare il PA non ci sono problemi etici come per le staminali?

franci75 con questo dottore dovremmo pensare che i tempi siano ancora molto lunghi giusto? perché da quello che lei mi dice non sarà per nulla facile trovare le combinazioni esatte fra i due algoritmi

anna.g gli esperimenti si fanno su persone volontarie o scelte dai medici? forse occorrono entrambe le condizioni?

Angelo sinceramente fra una cura oggi efficace ed una cura che forse arriverà fra qualche anno mi sembrerebbe logico scegliere la prima, ovvero il trapianto per chi ha una situazione in evoluzione. sbaglio?

moderatore soprattutto se ”non si può aspettare”: il trapianto non ‘cura’ il diabete, ma un diabete con complicanze, e le complicanze “non aspettano”.

anna.g in italia gli studi sul PA ci sono o si aspettano gli studi degli altri?

Dr M. Bonomo dipende dai Paesi. Da noi di solito le sperimentazioni si fanno su volontari, che rispondano però a certe caratteristiche (criteri di inclusione) scelti dai medici. In altri Paesi i pazienti sono anche pagati per partecipare ad alcuni studi
In Italia la ricerca diabetologica é fra le migliori del mondo. Uno de progetti sul PA é dell’Unione Europea, e comprende gruppi italiani. Gli italiani sono stati fra i primio al mondo a sperimentare le pompe di insulina impiantabili

sabry75 le faccio un domanda ( che è più una provocazione) nel caso dovesse fuzionare ecc..ecc.. poi si dovrebbe penare per averlo come per il micro o anche peggio???

maruzza Nel caso in cui il PA sia costoso e mediamente lontano e non tutti possono partecipare, possiamo accontentarci per i nostri figli dei micro? In modo da prevenire le complicanze?

Dr M. Bonomo sì, il microinfusore, se usato da centri esperti, é uno strumento sicuramente migliore della terapia multiiniettiva per controllare il diabete: non solo per il controllo glicemico, ma, forse soprattutto, per migliorare la qualità della vita

mirko secondo lei dottore, quali dovrebbero essere eventualmente le caratteristiche per essere giudicati un paziente adatto a sperimentare il PA?

Dr M. Bonomo secondo me non ci vorrebbero caratteristiche particolari per sperimentare il PA, se non avere un Diabete di Tipo 1. Teoricamente, funzionando automaticamente, un PA sarebbe mlto più facile da usare che non un microinfusore

anna.g non tutti sanno usare il micro, il mio dottore dopo il corso di preparazione ha scartato tre persone

artù mi permetta dottore, ma secondo me è questione di approccio, il micro dovrebbe essere dato come dispositivo fin dall’esordio, poi ovvio che se un paziente non se la sente o non è in grado di gestirlo può rifiutare e tornare alla terapia multiiniettiva ma aspettare anni e mendicare un micro credo che si debba proprio evitare…

tato57 devono essere i figli che si devono accontentare… la mia per esempio dal micro ( che uso io e ..funziona ) è tornata alle penne perché NON vuole il diabete

donata scusa…ma cosa vuol dire…non vuole il diabete??

tato57 già NON lo vuole e penso che anche il PA non risolverebbe il suo problema

artù io dicevo che tutti dovrebbero aver accesso al micro, in linea di principio, non che per averlo devi aspettare anni o il medico che sa almeno di cosa stai parlando

anna.g esistono centri spacializzati per impiantare micro, dovresti andare in uno di quelli

maruzza Esistono micro che possono essere usati per i pazienti che hanno problemi di vista?

moderatore maruzza io ho un amico nonvedente che usa il micro da anni

sabry75 pero’ scusate, ll micro lo danno solo in caso di diabete scompensato o se la terapia iniettiva non funziona…allora uno potrebbe iniziare a curarsi male cosi’ gli danno questo aggeggio…non sarebbe più facile lasciar decidere al paziente se volerlo oppure no? sicuramente anche i glucomei all’ inizio saranno stati costosi o sbaglio? eppure le case farmceutiche te li danno GRATIS come le penne…perché se usi quelli de prendere gli acessori e loro ci guadagnano…

moderatore sabry non è così

moderatore il micro è una terapia come le penne non devi essere scompensato per averlo

donata però…daniela…in tante regioni non lo danno facilmente…

sabry75 si ma non te lo danno facilmente come le penne

moderatore perché è più difficile da usare

moderatore bisogna saperlo usare

moderatore bisogna conoscere la conta dei cho

artù si ma finchè nemmeno i medici lo sanno usare è difficile che lo consiglino a qualcuno…

moderatore anche questo può essere vero….

sabry75 a noi ad esempio hanno detto che la glicata va bene e con le penne ce la caviamo,quindi…niente micro

moderatore ne parliamo dopo, ok?

mirko a bologna, mi pare che per avere il micro, devi farti qualche giorno di ospedale dove ti insegnano ad usarlo, ma te lo danno anche se non sei scompensato

moderatore torniamo al PA?

giacomo1969 Ciao Daniela… e un piacere essere qui… il Dr. Bonomo ha gia parlato della metodologia di come il PA misura la glicemia dall’interno del corpo???

Dr M. Bonomo Ci stiamo concentrando sui microinfusori: comunque va bene. Io penso che il Diabete di Tipo 1 sia di per sé una indicazione al microinfusore, che attualmente é la terapia di scelta. A questo punto bisogna piuttosto vedere che non ci siano controindicazioni (es. incapacità a gestire uno strumento elettronico, o resistenze psicologiche ad esternare la malattia, ec)

anna.g forse vediamo il PA ancora troppo lontano

artù già dottore le risparmio la trafila per averlo però…

Dr M. Bonomo Vogliamo tornare al PA? Avete dei dubbi specifici su questo?

marirosa mio figlio e diabetico da un anno e ha 20 potrebbe usare il microinfusore? scusate ma non sono molto esperta

moderatore scusate, torniamo all’argomento della serata

artù credo che il PA sia come una bella ferrari, un bel sogno, che potenzialmente potrebbe diventare realtà se vincessi alla lotteria,

giacomo1969 Buonasera Dr.Bonomo… da portatore di PRT mi domandavo come il PA misuri la glicemia… e con quale sistema???

Dr M. Bonomo Il Pa può misurare la glicemia con sensori del tutto simili a quelli usati attualmente dai monitor. Sensori sottocutanei ad ago (tipo quelli del CGMS Medtronic, o del Guardian); sensori e.v. ad ago, quindi inseriti dall’esterno; sensori e.v. interni,; sistemi di microdialisi, esterni (come quello del monitor Glucoday della Menarini). Il problema, per ora, é che perdono di sensibilità dopo pochi giorni. Il sensore a durata più lunga attualmente utilizzato nei monitor dura 7 giorni

tizia82 scusate io sono entrata in chat da poco, forse faccio una domanda a cui il dott ha già dato una risposta: il PA sta attaccato con una ago sottopelle come il microinfusore?

marirosa come funziona il PA con le glicemie dette ballerine?

giacomo1969 il PA essendo inserito sotto cute… misura la glicemia direttamente dal sangue e non dal liquido interstiziale vero???

Dr M. Bonomo Inserito sotto cute sarebbe il sistema di controllo e di infusione. Il sensore può essere invece sia s.c che e.v.

giacomo1969 chi produrrà od uscira prima sul mercato con questo PA???

donata le ho già fatto questa domanda dottore ma secondo lei questo PA potrebbe essere affidabile?? o come al solito potrebbe essere solo un illusione per noi?

iris.db penso che ci siano molti interessi in campo credo che i primi che riusciranno a progettare un pa con costi di mantenimento accessibi i guadagni non sono calcolabili e questo mi da fiducia per il futuro

Dr M. Bonomo Andiamo con ordine. Il più avanti con il PA é probabilmente il gruppo francese, che utilizza tecnologia Medtronic; non é detto che però alla fine arrivi per primo. Per Donata: sì, io penso che arriveremo ad avere sistemi affidabili nel giro di non molti anni

giacomo1969 ci si deve mettere in lista di attesa per un trial con il PA??? visto che in UK sembra che gia lo abbiano fatto???

giacomo1969 e se si dove ci si mette in coda per sperimentare???

maruzza Quali sarebbero i requisiti per impiantare il PA?

Dr M. Bonomo Al momento non sono programmati trials sul PA. Penso che in prospettiva i Centri che se ne occuperanno saranno i Centri che già ora sono più avanti nella gestione di tecologie avanzate, tipo micro, sensori, e sistemi integrati. Penso che si debba aspettare i risultati dei trials già in atto.

artù io invece vorrei sapere la manutenzione prevista ogni quanto il tagliando? tipo cambio sensore glice e riempimento serbatoio insulina?

Dr M. Bonomo sui particolari della gestione del PA si avranno le idee più chiare quando sarà effettivamente disponibile. Comunque saranno in un certo senso simili a quelli che si fanno ora per i sistemi integrati, tipo PRT. Va aggiunto però anche un minimo di competenze chirurgiche, soprattutto se verranno impiantati s.c.

tato57 dimensioni presunte del PA?

giacomo1969 insulina inserita nel PA esistono varie concentrazioni di insulina vero? tipo prima avevamo il rapporto a 40 adesso il rapporto a 100??? mi spiega un attimo questa sottigliezza???

Dr M. Bonomo Dovendo essere contenuta in un sistema miniaturizzato, é comprensibile che si punti su insuline a maggiore concentrazione, che occupano meno spazio. La fornitura di insuline adatte ad un uso prolungato nell’organismo (c’é anche il problema della denaturazione) é quello che ha bloccato in Italia la sperimentazione sulle pompe impiantabili.

giacomo1969 quindi abbiamo anche un tipo di insulina ‘nuovo’…

tato57 e il problema energia ( durata e dimensioni batterie )?

Dr M. Bonomo il problema energia é relativo: non ricordo esattamente i tempi, ma le pompe impiantabili usate dai francesi hanno fonti di energia che durano parecchio (trovato: batteria al litio di durata superiore ai 7 anni)

moderatore caspita!

tato57 perche non le usano anche per il micro?

tato57 le dimensioni?

Dr M. Bonomo il microinfusore é esterno, e non ci sono grandi problemi a sostituire ogni tanto le batterie, usandone di non molto costose

tato57 ne guadagnerebbe in dimensioni

donata volevo chiederle dottore se ci terrà informati sulle evoluzioni del PA in futuro!!

moderatore il dr Bonomo può tornare quando crede

moderatore inoltre sta preparando per Portale Diabete un articolo proprio sul PA: lo troverete presto in home page

Dr M. Bonomo Messaggio conclusivo: il PA arriverà, e sarà un passo avanti fondamentale. Nel frattempo già con i micro attuali si può gestire il diabete in maniera molto migliore che nel recente passato. Bisogna però imparare ad usarlo correttamente: conoscere le funzioni avanzate (vari tipi di boli, ecc), fare bene il counting, mantenere un buon rapporto con il Centro di riferimento.

giacomo1969 noi ci mettiamo anche il PA ma rimane sempre aperta l’ansa… quindi bisogna puntare molto su quelle… variabili: alimentazione (CHO COUNTING) e attivita fisica… oltre alla solita dose di fortuna… non bisognerebbe fare più… CORSI FORMATIVI su queste due variabili????

tato57 2 anni fà ad un convegno ad orlando ho visto un filmato di una ragazza che aveva già il PA impiantato sotto cute, esternamente non si vedeva niente, e la ricarica la faceva con una siringa dall’esterno, ma in america secondo me hanno un altro approccio al diabete…

Dr M. Bonomo la ragazza aveva probabilmente una pompa impiantabile (Minimed Medtronic 2007), non un PA

moderatore grazie dottore per essere intervenuto, mi auguro l’esperienza sia stata gradevole

Dr M. Bonomo Se non avete altre domande, vi saluto e vi ringrazio dell’occasione. Buona serata e Buone Feste a tutti!

Lisa Buon Natale e Buon Anno, Dottore. Grazie.

moderatore Grazie dottore per aver partecipato ed averci informato su un argomento così interessante, anche se ancora un pò “futuristico”. A tutti invece auguri attualissimi di buon Natale e felice anno nuovo: ci ritroviamo, qui, nel 2008! Auguri a tutti!