Il diabete, sempre piu’ un problema di famiglia

Il diabete: una malattia che investe una famiglia italiana su otto, un vero e e proprio fardello dal punto psicologico, finanziario ed emotivo.
L’80 per cento dei familiari di persone colpite si dichiara infatti ”ansioso” rispetto alla possibilita’ che il proprio caro sviluppi complicanze legate a questa patologia, mentre il 69 per cento teme che possa avere un caso di ipoglicemia notturna. La paura e la preoccupazione possono portare in qualche caso litigi e incomprensioni, tanto che un diabetico su tre riferisce che i familiari discutono e in qualche modo si intromettono nella gestione della malattia, nonostante il 79% di loro dichiari di non aver mai partecipato a programmi educativi sul diabete.
E’ quanto emerge dai primi dati italiani dello studio internazionale Dawn 2, un’indagine ad ampio raggio che tocca anche gli aspetti psico-sociali e che ha coinvolto 15mila persone di 17 Paesi del mondo tra pazienti , familiari e operatori sanitari. Dai risultati della ricerca, che in Italia ha visto coinvolti diversi attori tra i quali l’Italian Barometer Diabetes Obervatory, si evince anche come da un punto di vista economico la malattia pesi non poco sulle famiglie: oltre il 30 per cento degli intervistati ritiene infatti che questa patologia abbia un impatto negativo sulle proprie finanze.
Preoccupanti sono anche i dati relativi all’esclusione sociale: una persona su 4 dichiara infatti che il proprio familiare malato di diabete ha subito delle discriminazioni a causa della malattia. La ricerca e’ stata presentata questa mattina alla sede del Censis, che insieme a Diabete Italia onlus dara’ il via a breve al progetto ”Il diabete ti vede, tu non vedi il diabete”, che come ha spiegato Ketty Vaccaro, responsabile welfare ” mira a diffondere conoscenza su questa malattia che per la sua sempre maggiore diffusione minaccia il futuro del sistema sanitario nazionale”.
Come ha spiegato infatti il presidente del Censis Giuseppe De Rita, infatti” per quanto riguarda il diabete c’e’ un forte problema di non conoscenza, che e’ quasi la rimozione”.
”Il diabete arriva strisciante, e’ facile non conoscerlo e valutarlo come malattia lieve – ha concluso De Rita – ma e’ importante non cadere nell’inerzia”.

 

(ANSA)