Il bicchiere mezzo pieno

“Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte volte a partorirsi da se”
Gabriel Garcia Marquez ” L’amore ai tempi del colera”

Ebbene si, sono passati due anni dalla mia prima insulina. Nello sconforto ricordo un grande sollievo.
Chi mi conosce sa che prima di quel momento, il diabete di tipo “mio” ha impiegato anni prima di manifestarsi in tutta la sua arroganza. 
Anni in cui ho vissuto devastata da una terribile disidratazione e con tutto ciò che ne consegue…ahimè completamente scompensata. Un lungo periodo terribile della mia vita, in cui faticavo tantissimo tra i tanti “acciacchi” più o meno gravi e con i quali tutt’oggi faccio i conti. Mi sentivo diversa, e in effetti era così…mi mancava l’insulina, il mio corpo non la produceva.
Le cose per me cominciarono a cambiare già dopo qualche giorno dall’inizio della terapia, provavo una inebriante sensazione di rinascita, il mio corpo cominciò a migliorare, e quindi la pelle e i capelli, e i liquidi al suo interno ritrovavano la giusta ridistribuzione, ma sopratutto le emozioni da confuse trovavano un senso e si ricomponevano. Si delineava così una strada da percorrere, difficile e faticosa ma ben definita.
In questi due anni ho conosciuto tante persone molto importanti per me, che contano tanto, dalle quali ho tratto insegnamento, tenacia, coraggio e grande cuore. Alcune le ho conosciute di persona e altre le seguo e le leggo sul PORTALE, luogo in cui è difficile non trovare la propria dimensione. 
Quindi, piano piano ho ritrovato me stessa e solo io so quanto mi sono mancata.
Ora non mi sento più diversa, è vero che continuo a non produrre insulina ma ce l’ho, me la inetto; è vero che fatico, faccio calcoli, ci azzecco, sbaglio di brutto, correggo e molte volte ho paura, ma certe altre sono molto felice…finalmente VIVO la mia VITA.
Ecco, questo è ciò che volevo condividere con voi e ringrazio chi ha avuto la pazienza per dedicarmi del tempo.
E comunque, spero di non perdere mai l’ostinazione che ho a voler vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.

 

Roberta Loi