Giornata Mondiale Del Diabete

Per la rubrica Medichat, Dario Nuzzo intervista la prof.ssa Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) e della Federazione delle Società Scientifiche di Diabetologia (FESDI).
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che si ricorre il 14 novembre, l’incontro approfondisce le strategie di prevenzione, l’importanza della diagnosi precoce e il ruolo della divulgazione scientifica nel contrastare quella che la professoressa definisce una “emergenza silenziosa”.

In Italia il diabete interessa oltre 3,9 milioni di persone (FeSDI, Stati generali sul diabete 2024), con un trend in crescita anche tra i più giovani. Il Diabete di tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi (Istituto Superiore di Sanità), è strettamente correlato a cattive abitudini alimentari ed a uno stile di vita sedentario.
“La prevenzione comincia dall’educazione – spiega la prof.ssa Buzzetti – serve promuovere comportamenti quotidiani salutari, come un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, sonno adeguato e controllo dei principali fattori di rischio come ipertensione e ipercolesterolemia”.

Come anticipato dalla prof.ssa Buzzetti nella MediChat altro aspetto fondamentale è la diagnosi precoce: “In Italia circa un milione e mezzo di persone convive con il diabete senza saperlo. Bastano semplici analisi di routine per intercettare precocemente la malattia e modificare il suo decorso”.

La professoressa evidenzia anche l’allarmante aumento dei casi di diabete in età pediatrica e adolescenziale, sia nella forma autoimmune di tipo 1, sia in quella di tipo 2. “Famiglia e scuola giocano un ruolo cruciale nel promuovere stili di vita sani ed attività fisica. È necessario educare i ragazzi a riconoscere i segnali del proprio corpo e creare ambienti favorevoli al movimento e a scelte alimentari consapevoli”.

Un altro tema centrale dell’intervista è la tecnologia come alleata nella gestione della patologia. “Sensori glicemici, telemedicina e app di monitoraggio stanno rivoluzionando la vita dei pazienti – sottolinea Buzzetti –. La possibilità di monitorare i valori glicemici in continuo e di comunicare a distanza con il diabetologo migliora la qualità di vita e garantisce maggiore sicurezza, soprattutto per chi vive in aree remote”.

Ma la prevenzione non passa solo dalla clinica: anche la divulgazione scientifica ha un ruolo decisivo. “Comunicare la salute significa tradurre la scienza in linguaggio accessibile – afferma –. Servono messaggi semplici, casi reali e canali multipli: scuole, media, social e associazioni pazienti. Solo così la conoscenza può trasformarsi in consapevolezza e in azione concreta”.

 

Conclude Dario Nuzzo, ideatore del Format MEDICOM:

“La Giornata Mondiale del Diabete ci ricorda che la prevenzione è innanzitutto cultura. L’audiovisivo e l’infotainment possono rendere la scienza più vicina, comprensibile e memorabile, costruendo quella fiducia che è alla base della salute pubblica.”

L’intervista integrale è disponibile al link a seguire e sarà poi pubblicata il 14 novembre sui canali LinkedIn e YouTube del Format MEDICOM.

 

https://youtu.be/HULQyPrbb1Q

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