Essere un T3 significa

Ci chiamano genitori T3, ossia coloro che si prendono cura di un familiare con diabete Tipo 1.
Come faccio a spiegarvi una patologia che non vivo sulla mia pelle, ma che ha colpito la persona che più amo, cioè mio figlio.
Essere un T3 significa vivere questa patologia ogni giorno con la tua testa, spesso è come se la sentissi nelle tue ossa, nella parte più interna di te stesso.
E’ immaginare per filo e per segno ciò che tuo figlio può provare, soltanto immaginare… poichè la sensazione precisa che lui sente, non potrai mai capirla del tutto.
Essere un T3 significa vedere i suoi occhi che si spengono quando è in forte discesa la glicemia e tu sei lì impotente che vorresti tirarlo fuori da quel vortice in discesa, ma non puoi far altro che imboccargli quelle 3 caramelle e aspettare che passi quell’attimo che sembra eterno.
Essere T3 significa fare del suo Mondo il tuo, portare sempre nella tua borsa: succhi, zucchero, caramelle e sentirti in colpa se hai dimenticato qualcosa.
Essere un T3 significa spiegare quotidianamente agli altri che il diabete tipo 1 non ha niente a che fare con il diabete tipo 2 (cioè quello alimentare) e che non c’entra niente l’alimentazione, non si sanno le cause. Sappiamo solo che è una patologia autoimmune dove i suoi anticorpi hanno deciso di distruggere le cellule del suo pancreas, non facendogli più produrre insulina.
Essere T3 significa stare sveglia la notte per controllare che vada tutto bene, significa avere un magone enorme quando sei costretta a imboccargli quel succo mentre dorme, perchè la glicemia ha deciso di scendere e tu non puoi far altro che guardarlo indifeso, mentre tira su quasi meccanicamente quel nettare che lo farà riprendere.
Essere un T3 è accompagnare tuo figlio ogni 3 mesi alla visita trimestrale e una volta all’anno al day hospital e sperare che quelle analisi siano tutte perfette.
Essere T3 vuol dire calcolare al centesimo i carboidrati che mangia tuo figlio per dosare l’insulina da fare.
Essere T3 significa calcolare ogni possibile variante.
Essere T3 è essere in ansia quando ti chiamano dalla scuola perché tuo figlio non si sente bene e tu in un nano secondo ti catapulti a scuola per assicurarti che lui stia bene.
Essere un T3 costa tanta fatica, ma questa è ripagata dal sorriso che ogni giorno tuo figlio ti riserva.

 

 

di Sabrina Capuano