Dolcificanti per cucinare

D:

Gent.le Dottoressa, non voglio tediarla con altre domande, sarebbero tantissime sulla dieta per diabete mellito 2, appena all’inizio, ma saltato fuori fresco fresco ad agosto scorso.
Io ho valori tra i 106 e i 110 di glicemia a digiuno (con la mia macchinetta ho addirittura trovato 98 a digiuno), tanto per dare un’idea, ma mi è stata comunque prescritta una dieta ferrea ed ho perso in un mese ben 7 kg con dieta e semplice camminata di 30 min al giorno.

Ora l’IMC è passato da 25 a  23-24, quindi sono contento.
NON devo prendere alcun farmaco, solo dieta e fin qui va tutto bene, ma rimpiango i DOLCI fatti in casa!
Degli altri comprati NON mi importa nulla, so troppo bene cosa contengono!

La mia domanda: per preparare dei dolci da forno, torte, pizze ecc, posso usare dolcificanti a base di FRUTTOSIO? Oppure, visto che è pur sempre uno zucchero semplice, NON devo per nulla assumerlo nella mia dieta, come prescritto dal dietologo?

Ho visto nei supermercati e nelle farmacie diversi ALTRI dolcificanti notissimi che contengono ACESULFAME K , CICLAMATO,  ASPARTAME, SACCARINA, ed altre belle cosette che le case aggiungono sia come eccipienti sia edulcoranti per rendere più appetibile il prodotto.

Una nota ditta produce FRUTTOSIO E ACESULFAME K insieme per i dolci, ma vorrei un suo parere.

Le confesso che NON ci capisco più assolutamente nulla perchè leggendo su internet qua e là cosa fanno queste belle cosette si può soltanto inorridire, mi sembrano uno più pericoloso dell’altro (alcuni cancerogeni, altri aumenterebbero addirittura la glicemia!!).

Mi sembrerebbe tutto sommato paradossalmente più sicuro addirittura lo zucchero normale o di canna!!!

Lei cosa mi consiglia quindi come dolcificanti per le bevande (caffè etc) e quali come sostituti dello zucchero per i dolci da forno che vorrei preparare?

La ringrazio per la pazienza e la gentilezza nel rispondere.

Cordiali saluti.

G.B.

 

 

R:

Caro G.B.

generalmente i dolci sono sconsigliati a soggetti affetti da diabete. È proponibile comunque l’assunzione di piccoli quantitativi di dolce, nell’ambito di un pasto completo (composto da tutti i principi nutritivi: carboidrati, proteine, grassi, e in special modo da fibra).

L’eventuale concessione deve limitarsi a rare occasioni, e deve essere inserita nella propria alimentazione in modo “ragionato”, attraverso l’automonitoraggio della glicemia al fine di stabilire il buon controllo metabolico.

I prodotti dell’industria contenenti dolcificanti in sostituzione dello zucchero, hanno ugualmente un elevata densità calorica per il maggior contenuto di grassi, sono quindi sconsigliati.

Mentre la preparazione casalinga di dolci può essere effettuata evitando quelli che tra gli ingredienti necessitano di elevate quantità di grassi (panna, creme, strutto, burro), ed avendo l’accortezza di dimezzare il quantitativo di zucchero che può essere anche di canna.

Dando uno sguardo alle ricette presenti nel portale posso consigliarle quelle a base di yogurt e frutta.

Cordialmente

 

Daniela Capezzali

Coordinatore C.L. Dietistica
Dipartimento di Medicina Interna
Università degli Studi di Perugia